Oggiono: in filanda spettacolo di folklore durante il 'Fierone'

Un ponte ricco di tradizioni con lo spettacolo sul filo del ricordo ''...E me son che in filanda…'' organizzato dal Comune di Oggiono in collaborazione con l’Università del Monte di Brianza e la Pro Loco in occasione della 407° edizione della fiera di Sant’Andrea, comunemente chiamata ''Feron''. Questa iniziativa, a cura dei gruppi ''La Campagnola'' e ''Promessi Sposi'' diretti dal maestro Valter Sala, si è tenuta nel pomeriggio di domenica 30 ottobre presso la Tessitura Fratelli Donadeo.
Hanno prestato la loro voce nella narrazione e nell’interpretazione di filandiere Chiara Bartesaghi, Nicoletta Castagna e Adele Sironi, accompagnate nel racconto dal presentatore Corrado Sottocornola.

''Questo è un elemento di novità per quest’anno - ci ha raccontato il sindaco Chiara Narciso  - e rientra nella finalità della fiera, cioè nella riscoperta delle tradizioni. La Campagnola è un gruppo folkloristico che collabora con i nostri Promessi Sposi, quindi è bello che si sia creata questa sinergia. Voglio dedicare un ringraziamento a Paola Panzeri, che rappresenta l’anima di questa iniziativa e alla famiglia Donadeo, che ha messo a disposizione questo luogo suggestivo, che ho avuto la fortuna di visitare. Questa azienda è importante perché permette di conoscere il nostro passato, il nostro presente, ma anche il futuro grazie alla loro capacità di guardare al domani. Voglio ringraziare infine l’Università, perché non perde occasione per collaborare con l’amministrazione comunale e questo rende onore alla nostra comunità e al nostro territorio. Sono anche molto contenta della presenza di amministratori di comuni limitrofi dal momento che per fare bene le cose, è necessario farle insieme e unirci in questi momenti è importante''.

Il contatto con il passato e con le tradizioni è stato messo in luce anche dall’assessore alla cultura e all’istruzione Giovanni Corti. ''Questa iniziativa è un valore aggiunto alla fiera, che rievoca un momento del passato attraverso gruppi folkloristici e filmati. L’azienda stessa ha mantenuto un legame con il passato perché, pur essendo innovativa e al passo con le esigenze del mondo moderno, trasmette l’idea di tornare indietro nel tempo e questo è sicuramente un valore aggiunto. È stato scelto questo stabilimento come ambientazione perché è lo stesso luogo dove sono state girate alcune scene del film Te la do me la Merica di Mattia Conti; anche per questo motivo abbiamo deciso di rappresentare qui oggi una rappresentazione così piena di significato per la comunità''.

Fiera di questa idea e della sua finalità anche l’organizzatrice Paola Panzeri: ''l'aspetto fondamentale è la collaborazione che c’è tra il gruppo della Campagnola di Olgiate Molgora, del versante meratese del Monte di Brianza, con il versante oggionese attraverso l’Università del Monte di Brianza. Questo spettacolo è semplicemente un’occasione per risvegliare la memoria di quel lavoro che, una volta, era caratteristico del nostro territorio, la coltivazione e la lavorazione del gelso e, perciò, quello delle filande, che garantivano l’occupazione di tantissime donne. Queste lavoratrici hanno raccontato una storia che ben pochi hanno scritto e adesso, da anziani, ci si ricorda di questo tempo e c’è quasi una nostalgia che alimenta la volontà di far conoscere questa realtà ai giovani perché il passato non è nient'altro che un valore che ci regala dignità. Questo racconto è stato possibile grazie alla disponibilità dei fratelli Donadeo e al Comune''.
Pochi istanti prima dell’inizio sono stati invitati a prendere parola il presidente dell’Università Fabrizio Redaelli che ha ricordato e riconfermato l’impegno dell’istituto nel promuovere questo genere di proposte. Al suo fianco anche il dottor Roberto Erba, in rappresentanza della Pro Loco, grato per l'invito e di rappresentare questa associazione locale che incoraggia queste attività volte a diffondere la cultura locale.
V.I.
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