Cremella, 4 Novembre: gli alunni ricordano l'articolo 11 della Costituzione
Nella prima mattinata di venerdì 4 novembre, all'esterno del municipio di Cremella si è svolta la cerimonia in occasione della Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate. Presente il sindaco Ave Pirovano, gli alunni di classe quinta della scuola primaria accompagnati dalle loro insegnanti. Poi ancora i rappresentanti degli alpini e altre autorità fra cui il vicario parrocchiale don Marco Sanvito.
Alcune immagini della cerimonia svoltasi all'esterno del municipio
''Siamo qui anche quest'anno - ha esordito la prima cittadina - per celebrare il 4 Novembre: nel 1918 questo è stato il primo giorno di pace che ha concluso la prima guerra mondiale, definita la grande guerra. Essere qui oggi con voi tutti a sottolineare l'importanza, davanti all'iscrizione che ricorda i soldati cremellesi caduti cento anni fa, ci permette di fare memoria dei trascorsi che la nostra Italia ha visto e impegnarci a concretizzare un presente e un avvenire di pace''.In tema di futuro e pace, il pensiero dell'amministratrice è andato agli eventi che, nel 2022, hanno riportato la guerra in Europa. ''Passano i secoli e gli anni, ma gli errori umani si ripetono, oggi stiamo ancora assistendo ormai da più di nove mesi alla guerra fra Russia e Ucraina, una guerra armata nel cuore della nostra Europa. Sotto le bombe vediamo distruzione, disperazione e morte, ma non solo di militari ma di tanti civili uomini donne e bambini'' ha ricordato Pirovano. ''Una guerra è sempre assurda folle e ingiustificabile, porta violenze danni e sofferenze a tutta la popolazione, questo non ci può lasciare indifferenti''.
Il sindaco ha poi fatto riferimento al percorso di studio degli alunni della scuola primaria intervenuti, che hanno approfondito il significato dell'articolo 11 della Costituzione repubblicana. Articolo che è stato letto dal giovane studente Michele Panzeri, sindaco dei ragazzi. ''L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo''.
''In futuro - ha proseguito Pirovano rivolgendosi a giovani alunni - sarete voi alla guida della nostra comunità e della nostra nazione con ruoli di responsabilità differenti, ciò che mi prime evidenziare è che l'Italia ha bisogno delle vostre energie delle vostre idee dei vostri sogni e del vostro entusiasmo''. ''Ma - ha aggiunto - per meglio vivere il presente e meglio programmare il futuro non dovete dimenticare la storia con al "S" maiuscola. Dalla storia si imparano gli errori del passato e bisogna saper cogliere gli aspetti positivi''.
Terminato il discorso della prima cittadina, gli alunni della scuola primaria presenti hanno, a turno, letto un loro personale pensiero il cui significato era collegato al dettato dell'articolo 11 della Costituzione. ''La pace inizia chiedendo scusa e ritornando amici" è stato il primo pensiero letto da un'alunna. Tutti i pensieri sono stati depositati in una cesta. Al termine della cerimonia essa è stata affidata all'amministrazione comunale che renderà pubblici i pensieri raccolti.
L. A.