Barzago, 4 Novembre: un nuovo cippo dedicato al Milite Ignoto

"Da oggi il Milite Ignoto è cittadino barzaghese". È con queste parole, seguite dagli applausi del pubblico, che Mirko Ceroli, sindaco di Barzago, ha inaugurato il nuovo cippo, dedicato proprio alla scelta del consiglio comunale di conferire la cittadinanza onorario al Milite Ignoto.

Alcune immagini della manifestazione odierna a Barzago

Svoltosi a dieci giorni dalla seduta consiliare del 26 ottobre, quando tale conferimento è stato votato all'unanimità, l'evento ha rappresentato la grande novità con cui quest'anno sono state arricchite le celebrazioni per il 4 novembre, giornata dell'unità nazionale e delle forze armate.

Il sindaco Mirko Ceroli

Il consigliere delegato all'istruzione Cristiano Ratti

Complice anche il cielo azzurro, in tanti sono accorsi nel centro di Barzago questa mattina. AVIS, alpini, cittadini comuni e soprattutto i bambini e le bambine della classe quinta della scuola primaria A.Pulici. Sono stati loro, infatti, i veri protagonisti dell'iniziativa fin dall'alzabandiera iniziale, durante il quale hanno intonato l'inno di Mameli nella sua versione integrale.

Mirko Ceroli e Ierardo Ierardi, capogruppo degli alpini di Barzago

Ci si è quindi spostati davanti al monumento ai caduti, dove don Simone Tremolada ha benedetto la corona di fiori poi collocata davanti alla statua dagli alpini. Dopodiché, gli studenti hanno ricostruito la storia del Milite Ignoto e del suo viaggio da Aquileia a Roma nel novembre del 1921.

A sinistra don Simone Tremolada

"La pace per noi non è solo assenza di guerra, sofferenza, fame, solitudine. È anche stare bene insieme, rispettare le diversità ed essere liberi di agire. Essa deve crescere nel cuore di tutti noi e dev'essere coltivata quotidianamente" ha sottolineato uno dei bambini alla fine del racconto, suscitando gli applausi convinti dei presenti.

Un messaggio tanto genuino quanto forte, simbolo della profondità del lavoro svolto dai ragazzi con le insegnanti Maria Rita Lo Faso e Anna Onnembo. Dopo aver recitato "Soldato ignoto", poesia di Teresa Romei, i ragazzi hanno accompagnato il sindaco Mirko Ceroli al nuovo cippo, dove due di loro hanno rimosso la bandiera che copriva la targa celebrativa. Posta una seconda corona di fiori davanti al monumento dedicato agli alpini, la parola è passata proprio a Ceroli.

"Oggi anche noi vogliamo rendere omaggio al Milite Ignoto, e con lui a tutti i caduti. Li ringraziamo per il loro sacrificio e anche perché la loro memoria silenziosa. Essa è un monito per noi e ci incoraggia ad amare e ricercare sempre la pace" ha esordito il primo cittadino rivolto ai ragazzi. "La pace, quella vera, va costruita, difesa e consolidata ogni giorno, anche nella vita quotidiana di ognuno di noi" ha proseguito Mirko Ceroli.

Dietro di lui erano presenti tra gli altri il vice Michele Bianco e i consiglieri Cristiano Ratti, Mattia Decio e Alberto Bosisio. "Ciò vale per gli adulti e per voi bambini. Conoscere e ricordare il passato è importante, così come è importante mantenere viva la memoria di chi ha dato la vita per il nostro Paese. Viva l'Italia unita, libera e democratica. Grazie alle Forze Armate, sempre più strumento di pacificazione tra i popoli" ha concluso il sindaco.

La piccola folla si è quindi spostata in corteo verso il cimitero, dove sono stati nuovamente omaggiati i cittadini di Barzago caduti durante le due guerre mondiali. La messa delle 11, officiata da don Simone Tremolada, ha concluso le celebrazioni per la festa del 4 novembre.
Andrea Besati
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