Sirtori, il sindaco Rosa replica a RiFuGio: la disponibilità offerta non è stata ricambiata

Il sindaco Matteo Rosa
Nel corso dell'estate appena trascorsa, il gruppo giovanile RiFuGio nato qualche anno fa a Sirtori (ed ora divenuto associazione) ha deciso di troncare il rapporto di collaborazione con l'amministrazione comunale, in seguito ad una serie di incomprensioni con il primo cittadino Matteo Rosa.
Come ci aveva raccontato Aziz Sawadogo, uno dei membri fondatori del gruppo, i giovani hanno deciso di spostare la propria sede dal paese per allargare i propri orizzonti, ma anche perché non riuscivano a trovare un punto di incontro con il sindaco e l'amministrazione.
Da lì la scelta di collaborare con altre realtà, fra cui il Comune di Casatenovo e la cooperativa La Grande Casa, insieme alle quali ad esempio, è stata organizzata la serata con il rapper Chicoria presso l'Auditorium, oltre al progetto dell'aula studio autogestita in Villa Facchi.
Se da una parte RiFuGio ha voluto sottolineare quanto l'amministrazione mettesse i ''bastoni tra le ruote'' alle iniziative proposte, il sindaco Matteo Rosa si è detto di tutt'altra opinione e ha invece precisato (nel comunicato stampa che proponiamo integralmente qui sotto) come l'amministrazione sia sempre andata incontro al gruppo, ad esempio consentendo l'utilizzo gratuito di spazi comunali, come la sala consiliare o l'aula magna della scuola primaria Modesto Negri.
Dal suo punto di vista infatti, i ragazzi di RiFuGio non si sarebbero mai impegnati a fondo per entrare in contatto con le associazioni del paese, ''rifiutandosi'' di offrire una mano quando richiesta o di scendere a compromessi quando si trattava di organizzare le proposte, come l'ultima del Cineforum.
Insomma, due punti di vista contrastanti che hanno portato alla rottura della collaborazione, avvenuta sul finire dell'estate.

Di seguito alleghiamo il comunicato stampa inviatoci nelle scorse ore dal primo cittadino Matteo Rosa:

 

Leggere certe parole da un gruppo di ragazzi lascia l’amaro in bocca, non tanto per quello che sono, ma soprattutto perché raccontare fandonie non gli fa per niente onore.

I ragazzi di RiFuGio subito dopo il nostro insediamento come amministrazione comunale hanno chiesto l’utilizzo gratuito delle aule comunali, concessione che io e il mio gruppo abbiamo dato senza nessun problema, i ragazzi hanno fatto alcuni incontri in aula civica e in aula magna non pagando un euro grazie alla nostra gentile concessione.    

Così come sono stati aiutati in altre occasioni, sia da noi che dal gruppo degli Alpini, quando gli siamo andati in soccorso prestando loro tavoli, sedie e luci per l’organizzazione del festival BriUp.     
                        
Purtroppo, questo nostro modo gentile di aiutarli e la collaborazione con altre associazioni Sirtoresi, non è stata per niente ricambiata.

In quelle poche occasioni come, ad esempio, l’evento “Polenta in piazza” dove è stato chiesto il loro contributo per preparare l’evento, servire ai tavoli e sistemare alla fine è stato risposto che loro avevano altro da fare, quindi è stato ben chiaro che non si potesse fare affidamento.
Proprio per questo e per altre situazioni che sono successe, rimango molto perplesso quando leggo che l’associazione ProLoco (che un gruppo di Sirtoresi vorrebbe fondare in paese), parli di coinvolgimento del gruppo RiFuGio. Resto dubbioso e molto contrariato anche perché per loro libera scelta, questa estate hanno deciso di trasferirsi a Casatenovo e per quanto mi riguarda da allora e per il futuro sono e rimangono una associazione di Casatenovo!                                             
Tornando al discorso di quello che è successo questa estate vorrei precisare che non è vero quanto dichiarato da parte loro o meglio, non è stata raccontata in totale sincerità la questione cineforum, che è stata descritta manipolandolo a loro vantaggio quanto accaduto.                 
                          
Quello che è successo è molto più semplice e chiaro di quello che dicono, ovvero il giorno in cui ho scoperto che per loro fare il cineforum significava utilizzare soldi del comune (spesi per acquistare il telo per il proiettore e le licenze dei film) per proiettare dei film che avrebbero coinvolto solo loro e un gruppo ristretto di persone, mi sono detto contrariato.

Contrariato perché? Ma semplicemente perché dopo avere letto i titoli dei film, dove si parlava di transgender, G8 e razzismo, mi sono detto ed ho immaginato che dopo 2 anni di pandemia, i cittadini avessero voglia di stare all’aria aperta e godersi un film magari per le famiglie con i bambini e passare una serata spensierata diversa dal solito e non di vedere film così particolari e molto complessi.                 

La mia perplessità e del mio gruppo l’ho condivisa con i ragazzi di RiFuGio, facendogli una proposta a mio dire molto interessante e collaborativa, ovvero di proiettare il giovedì le loro pellicole e di darci una mano il venerdì per organizzare un cinema all’aperto proiettando magari cartoni animati o film divertenti adatti alle famiglie, ma purtroppo la parola collaborazione non è per loro bilaterale, ovvero se si fa quello che vogliono loro come vogliono loro va bene, ma appena si chiede di dare una mano per fare qualcosa per il paese probabilmente non è di loro gradimento.

Io mi ero lasciato con loro convinto che la nostra proposta fosse esaustiva e che accontentasse entrambe le parti e non solo loro o noi, ma invece non è stata accolta con la loro conseguente comunicazione che si sarebbero spostati in un altro comune.
   
Credo fermamente che a Casatenovo troveranno la collaborazione di cui hanno bisogno e che potranno coinvolgere più cittadini vista la maggior popolazione, pertanto per loro è la soluzione migliore, spero soltanto che in futuro non commettano gli stessi errori fatti a Sirtori ma che alla richiesta di collaborazione da parte di altre associazioni di Casatenovo, accettino e che non pensino solo ai loro interessi ma che diano aiuto creando una sinergia con altri gruppi, cosa che a Sirtori non sono stati in grado di fare.

Il sindaco Matteo Rosa

 

S.L.F.
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