Oggiono: svolta per l’area ''Ceppo di Corno''. Operativo l'accordo fra Comune e privato

Un'immagine di repertorio del Ceppo di Corno,
l'area all'intersezione fra la SP51 e Via Kennedy
Il mese di novembre 2022 segnerà - con tutta probabilità - un punto di svolta per l'area Ceppo di Corno, situata alle porte di Oggiono, dove giace da oltre un decennio una struttura in calcestruzzo armato in attesa di completamento.
Il piano di lottizzazione dell'area P.L.12 - nota, per l'appunto, come Ceppo di Corno - era stato approvato dalla giunta comunale nel mese di novembre 2007, mentre la convenzione con l'operatore privato interessato allo sviluppo edile era dell'area stata sottoscritta nel mese di gennaio 2008.
Fin dai suoi inizi, la vicenda dell'area è rimasta particolarmente nota ai cittadini, anche per via del dibattito politico che si era sviluppato relativamente alla decisione di consentire l'edificazione di parte del terreno a lato dell'antico cascinale già presente.
Fortemente contraria alla concessione dell'edificazione dell'area fu l'allora minoranza di centro destra. La crisi del mercato edilizio aveva contribuito poi allo stallo dei lavori e l'edificio, così come la completa ristrutturazione del cascinale, erano rimasti incompiuti. Situati alle porte della città, da oltre un decennio i due edifici attendono il completamento e una destinazione futura.
Una nuova speranza di vedere ultimato lo sviluppo edile dell'area era apparsa esattamente un anno fa. Nel mese di novembre 2021 l'attuale amministrazione comunale aveva sottoposto al consiglio comunale una proposta di variazione della convenzione in origine sottoscritta fra l'operatore privato e il comune di Oggiono. In base al testo del nuovo accordo - approvato durante la medesima seduta consiliare del novembre 2021 - il Comune avrebbe ''retrocesso'' al privato alcune aree verdi contigue al terreno in edificazione. A fronte di questa cessione nelle casse comunali l'operatore avrebbe versato 75mila euro circa. Cifra stabilita tramite una perizia redatta nel precedente mese di ottobre 2021. Una soluzione - quella prevista dal nuovo accordo - che avrebbe consentito l'edificazione di una struttura con spazi esterni sufficienti alla nuova ipotetica destinazione d'uso finale. All'epoca si parlò di un ''fast food'' con servizio di ''drive thru''. Contestualmente erano state confermate alcune opere di urbanizzazione a vantaggio del pubblico e confermata la riduzione dell'altezza dell'edificio rimasto incompiuto. Una condizione da raggiungere attraverso l'abbattimento del timpano posto all'ultimo piano, in modo da liberare la vista panoramica verso le montagne. Nel frattempo, dallo scorso anno, sono avvenuti ulteriori passaggi in avanti nella vicenda. Nel mese di marzo 2022 la giunta comunale ha approvato definitivamente la variante del piano di lottizzazione originario. Mentre nel mese di agosto era
Il sindaco Chiara Narciso
stata approvata la bozza dell'atto che - siglato davanti a un notaio nel successivo mese di settembre - ha sancito la formula del nuovo accordo con l'operatore privato. Nella giornata di ieri - lunedì 7 novembre - il comune ha approvato gli atti ufficiali che sanciscono l'inserimento a bilancio del corrispettivo economico pattuito e corrisposto dall'operatore privato - 74mila e 800 euro - per la cessione delle aree pubbliche. Il nuovo accordo è quindi pienamente operativo già da alcune settimane e porterà cambiamenti entro breve tempo. ''L'atto di retrocessione delle aree è stato fatto e questa settimana è stato presentato il progetto delle opere di urbanizzazione che devono essere completate'' ha spiegato la prima cittadina oggionese Chiara Narciso. Si tratta di due tratti di marciapiede, rispettivamente lungo via Papa Giovanni XXIII e via Kennedy, un parco pubblico e un parcheggio. Nel mese di novembre dovrebbe quindi essere presentato il permesso a costruire per il completamento delle opere edili. La vicenda ''Ceppo di Corno'' sembra oggi a un punto di svolta definitivo. "Siamo molto soddisfatti del fatto che si sia riuscita a sbloccare una situazione ferma da oltre dieci anni'' ha spiegato Narciso. ''E' un primo passo verso la riqualificazione di un'area della città di Oggiono che in questi anni è stata colpita per motivi diversi e che si presenta come un pessimo biglietto da visita per chi arriva in ingresso a Oggiono. Speriamo che questo primo passo ci possa permettere di sbloccare a cascata tutta quell'area''. Un risultato raggiunto a fine 2022, ma che ha richiesto mesi di lavoro visto il complicato iter procedurale conseguente alla pratica di "retrocessione" delle aree. ''C'è stato un lavoro molto lungo da parte degli uffici comunali e dell'assessorato all'urbanistica siamo contenti di essere arrivati in fondo e speriamo di vedere l'opera finita entro la metà del prossimo anno 2023'' ha concluso Narciso.
L. A.
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