L'organo del Duomo di Milano risuona per l'Avvento grazie al casatese La Ciacera

Il maestro Alessandro La Ciacera in
un'immagine tratta da www.chiesadimilano.it
C'è anche un po' di Casatenovo (Rogoredo per la precisione) nelle sonorità dell'organo del Duomo di Milano.
Costruito dalle ditte Mascioni di Cuvio (Varese) e Tamburini di Crema nel 1938, lo strumento è il più grande d'Italia e mantiene saldamente il secondo posto a livello europeo per ciò che concerne il numero di canne e di registri (superato solo dallo strumento del Duomo di Passau, in Germania), risultando inoltre iscritto nell'albo d'oro dei quindici organi più grandi del mondo. Praticamente terminato il restauro delle parti meccaniche, l'organo meneghino torna a suonare per celebrare il Natale.
Da domani, ovvero dall'inizio dell'Avvento, parte infatti la rassegna Sonorità organistiche. Tutti i sabati fino al 7 gennaio (ma anche il 7 dicembre e il 5 gennaio) prima della messa vigiliare, dalle 16.45 alle 17.15, nella cattedrale l'organo risuonerà grazie al casatese Alessandro La Ciacera (secondo organista del Duomo di Milano accanto al maestro Emanuele Carlo Vianelli) per rendere ancora più suggestiva la visita dei turisti e per preparare i fedeli alla celebrazione. Nel primo concerto, il 12 novembre, saranno eseguite musiche di Henry Purcell, Jeanne Demessieux e Léon Boëllmann.
Lo strumento si presta alla solennizzazione di tutti i servizi prefestivi e festivi, consentendo inoltre di poter proporre esecuzioni concertistiche che hanno visto la presenza di alcuni tra i più significativi interpreti del panorama internazionale.
Tornando al maestro La Ciacera, nell'agosto 2020 si era esibito in oratorio a Rogoredo, inaugurando il nuovo organo a canne a disposizione della parrocchia di San Gaetano. Proprio qui, in giovane età, aveva iniziato a coltivare la passione per questo strumento, frequentando la Civica Scuola di Musica di Galgiana, fino a diplomarsi a pieni voti in Organo e Composizione Organistica presso il Conservatorio Verdi di Milano.
"Mi ritengo un privilegiato per avere reso la mia passione un lavoro, anche perché l'organo è uno strumento particolare, si trova solo nelle chiese. È difficile che suonare l'organo diventi un lavoro vero e proprio. Sono circondato ogni giorno da persone che mi gratificano e mi stimano e ho la possibilità di suonare quotidianamente in uno dei posti in assoluto più belli al mondo: è un sogno che si avvera ogni giorno" ci aveva raccontato nel 2018, prima di essere insignito del Premio San Giorgio alle Arti e alla Cultura.

La Ciacera a Rogoredo nell'agosto 2020

Classe 1979, La Ciacera ha trascorso i primi anni di vita con la famiglia a Cinisello Balsamo per poi fare le valige e trasferirsi a Rogoredo di Casatenovo. "Sono arrivato qui verso i dieci anni e ho iniziato a frequentare le scuole, la parrocchia, l'oratorio. Sono cresciuto in Brianza fino a quando, per esigenze lavorative, mi sono trasferito a Milano verso i 25 anni".
E proprio nel casatese La Ciacera ha mosso i primissimi passi nel mondo della musica: "quando ero ragazzo frequentavo la parrocchia di Rogoredo e ho iniziato a suonare con la Corale di San Gaetano, fino al 2005, quando mi sono trasferito a Milano. Abbiamo mantenuto un bellissimo rapporto: collaboriamo ancora, a volte i coristi vengono in Duomo a cantare e sono stato loro ospite nella festa per il trentesimo anniversario della realtà corale. Ho anche suonato per altri cori e realtà del territorio" ci aveva spiegato La Ciacera, pronto oggi ad inaugurare la rassegna pre natalizia in Duomo.
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