Ello: la storia dei Negroni, antichi armaioli del paese, raccontata dall'AETE

Nel pomeriggio di giovedì molti cittadini ellesi si sono ritrovati in sala consigliare per conoscere la storia dei "Negroni da Ello", la famiglia di fabbri che nel XV secolo ha reso famoso il nome di Milano in tutta Europa. "Il marchio più importante di produttori di armi nel panorama europeo di quel tempo era proprio quello dei Negroni originari del nostro paesino. Come Associazione Terza Età abbiamo pensato potesse essere interessante ricordare ed approfondire la storia di questa famiglia molto conosciuta ed apprezzata" ha detto Virginio Colombo salutando i presenti.

Da sinistra Gianfranco Tentorio e Virginio Colombo di AETE

Attraverso lo studio del noto collezionista di armi e armature, l'inglese Ser James Gow Mann, sono state proiettate in sala le immagini dei numerosi affreschi e bassorilievi custoditi nei musei di tutta Europa raffiguranti le armature della famiglia.
"I numerosi dipinti raffiguranti le armature testimoniano il prestigio della famiglia anche al di fuori dell'Italia. Li ritroviamo in Germania e in Spagna, nei famosi quadri di Van De Goes, persino i cavalieri di Rodi le indossavano" ha aggiunto mostrano le opere custodite a Parigi, Berlino, Monaco di Baviera, Stoccolma e molte altre città europee.

"Si può tranquillamente affermare che Antonio Missaglia, detto Antonio Negroni, fu, nel quindicesimo secolo, conosciuto e rispettato molto di più di quello del Beato Angelico o del Botticelli" sono le parole dello studioso inglese Gow Mann a testimonianza dell'immenso prestigio raggiunto dai produttori a quel tempo. Fuggiti dalla valle di Imagna in quanto ghibellini, e dunque non ben accetti nella signoria di Venezia patteggiante per la fazione guelfa, la famiglia si stabilì, intorno al 1430, a Ello. Allora il territorio era ricco di legna e molto comodo per i trasporti grazie alla "Via del Ferro", l'unica ai tempi collegante le città di Lecco e Milano.

 Lo stemma della famiglia Negroni che riprende i colori di quello ellese

Tommaso, chiamato "Il Missaglia", e Dionigi, aprirono bottega a Milano, mentre i fratelli si spostarono a Cantù. "La bottega diretta da Tommaso divenne ben presto di dimensioni tali da poter esportare i propri manufatti in tutta Europa. Nel 1450 il duca di Milano Francesco Sforza nominò Tommaso ed il figlio Antonio armaioli ducali" ha spiegato, mostrando ai presenti le immagini dell'abitazione ellese della famiglia.
Sarà comunque Antonio a portare in alto il nome dei Negroni: la bottega milanese in via Spadare divenne a metà del quindicesimo secolo un vero e proprio atelier presso il quale i maggiori signori d'Europa si recavano per realizzare la propria armatura di rappresentanza. Contestualmente aumentò il credito nei confronti del Duca di Milano che nomino la famiglia Conti di Casale e Canzo. "La ditta si ampliò ulteriormente, vennero acquisiti mulini e miniere di ferro, non ultima quella di Canzo.

Alla morte di Antonio nel 1517, i figli lasciarono l'attività della bottega in mano ai Negroli, anch'essi probabilmente provenienti da Ello, che diventarono armaioli di Carlo V imperatore e re di Spagna".
Sa.A.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.