La Provincia di Monza 'lascia' il Consorzio Villa Greppi? Recesso il 30 in consiglio

Villa Greppi, sede del Consorzio di Monticello
Un fulmine a ciel sereno. Sembrano aver reagito con incredulità e sorpresa, gli amministratori del circondario casatese e non solo, all'intenzione della Provincia di Monza e Brianza di uscire dal Consorzio Brianteo Villa Greppi.
La notizia ha iniziato a circolare nella serata di ieri, a breve distanza dalla pubblicazione dell'ordine del giorno della prossima seduta consiliare dell'ente presieduto da Luca Santambrogio, in programma il prossimo 30 novembre alle ore 16. All'ultimo posto nell'elenco, figura infatti il seguente punto: ''recesso della Provincia di Monza e della Brianza dal Consorzio Brianteo Villa Greppi''.
Poche righe che rappresentano però una vera e propria ''spada di damocle'' per l'ente culturale con sede a Monticello, orfano da mesi di un presidente dopo le dimissioni di Gianmaurilio Colnago.
L'ex sindaco di Aicurzio (nominato proprio dalla Provincia di Monza) aveva infatti deciso di lasciare la guida del Consorzio per ragioni personali; le redini del CdA a quel punto sono passate alla vice, la casatese Marta Comi, già numero uno di Villa Greppi nel precedente mandato.
A fine giugno, dopo la pubblicazione di un avviso di manifestazione di interesse, il presidente Santambrogio aveva provveduto attraverso un decreto, a nominare il giornalista Cristiano Puglisi proprio delegato all'interno del consiglio di amministrazione. Era sua infatti, una delle due candidature pervenute al protocollo entro i termini stabiliti.
Un documento che tuttavia non ha avuto alcun seguito nei fatti, se si considera che in assemblea dei sindaci non si è provveduto - perlomeno in maniera ufficiale - a discutere sul punto o a ratificare la nomina. Il CdA ad oggi resta fermo a quattro esponenti: Marta Comi, Lucia Urbano, Raffaele Cesana e Michele Faglia, quest'ultimo subentrato nei mesi scorsi a Maria Grazia Rota, espressione del Comune di Besana che a fine 2021 aveva lasciato il Consorzio.
Anche quella della città oggi guidata da Emanuele Pozzoli, fra le amministrazioni che nei decenni scorsi aveva contribuito a fondare l'ente con sede a Monticello, era stata una scelta che aveva in qualche modo turbato il clima all'interno dell'ente culturale, se si considera fra l'altro che insieme a Besana erano usciti anche Veduggio e Briosco, preceduti una manciata di anni
Il presidente monzese Luca Santambrogio
prima da Renate. Nei mesi successivi la stessa decisione è stata assunta anche da Verano, che non più di sei anni fa aveva visto l'allora sindaco Massimiliano Chiolo, detenere per meno di un anno il ruolo di presidente del CdA.
Oltre a Correzzana e Triuggio, restava in campo la Provincia di Monza che proprio in questi giorni però, avrebbe scelto di compiere un passo indietro per motivi che saranno meglio esplicitati la prossima settimana in consiglio. Ragioni economiche o politiche? Forse l'ente non è più ritenuto strategico da Santambrogio e dal suo gruppo. In ogni caso si tratta di una decisione che - a giudicare dalla reazione di alcuni amministratori interpellati in queste ore - giunge del tutto inaspettata e mette in seria difficoltà il Consorzio soprattutto a livello finanziario.
La Provincia di Monza infatti, insieme a quella di Lecco, detiene la maggioranza delle quote (quasi il 55%) e la sua uscita dall'ente (seppur con efficacia a partire dal 2025) farebbe mancare importanti risorse economiche, preziose per l'ordinaria attività di Villa Greppi.
C'è poi un aspetto più strettamente politico: non è escluso che dopo questa mossa, anche gli unici due comuni monzesi rimasti nell'ente decidano di lasciare.
Insomma, il momento non sembra affatto semplice per il Consorzio; alcuni amministratori interpellati quest'oggi in proposito hanno preferito non esprimersi in maniera ufficiale, compreso Gualtiero Chiricò, presidente dell'assemblea dei comuni facenti parte dell'ente.
''Abbiamo appreso da poco la decisione della Provincia di Monza e siamo molto dispiaciuti perchè l'obiettivo del tavolo di lavoro per la revisione dello statuto, avviato in questi mesi, era proprio quello di dare nuovo slancio all'ente, coinvolgendo maggiormente l'area monzese e anche nuovi comuni. La scelta legittima dal punto amministrativo della Provincia riguarda probabilmente il coinvolgimento del proprio territorio - geograficamente distante - all'interno del Consorzio'' il commento raccolto da Alessandra Hofmann, doppiamente interessata poichè presidente della Provincia di Lecco e sindaco di Monticello.
G. C.
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