Casatenovo: dagli scavi per la nuova scuola media emergono tracce risalenti al Neolitico
Dagli scavi condotti sull'area in località Crotta che dovrebbe ospitare la nuova scuola media di Casatenovo, sono emersi - nelle scorse settimane - rinvenimenti significativi, vale a dire frammenti sparsi di ceramica e schegge di lavorazione in selce.
Il lavoro - portato avanti dall'impresa incaricata con un'assistenza archeologica continua - ha consentito di individuare anche il residuo di un pozzetto riempito con sedimento nerastro, tipico indizio della presenza antropica. All'interno di quest'ultimo erano collocate porzioni di recipienti in ceramica e vari frammenti sparsi, che da una prima valutazione si ritengono databili all'età Neolitica. Non si tratta di una vera e propria sorpresa, poiché l'area interessata si trova in prossimità di ritrovamenti di tombe avvenuti quasi due secoli fa; proprio per questa ragione le operazioni portate avanti dagli archeologi incaricati Paolo Corti e Benedetta Castelli di Ar.Pa Ricerche sono state coordinate dalla Soprintendenza.
Marta Comi, Vicesindaco con delega alla nuova scuola: «I ritrovamenti archeologici nel cantiere della nuova scuola ci mostrano quanto il nostro territorio sia ricco di storia e quanto sia importante la sua tutela. È affascinante immaginare come poteva configurarsi la vita nella nostra terra all'epoca di questi insediamenti e ci auguriamo di poter avere in custodia a Casatenovo i reperti una volta che saranno completati gli studi necessari.
Sebbene lo scavo archeologico abbia in parte rallentato i tempi dei lavori, abbiamo dato sempre la massima disponibilità alla Soprintendenza e alla Direzione Lavori al fine di completare nel modo migliore le ricerche di eventuali altri reperti. Sempre a tutela del sito, abbiamo tenuto nel massimo riserbo possibile la notizia fino ad ora. Ringraziamo gli specialisti impegnati per la professionalità dimostrata e per la disponibilità ad intervenire nelle nostre scuole ad illustrare i ritrovamenti e l'attività di indagine archeologica svolta».
Casatenovo (LC), 05.12.2022
Il lavoro - portato avanti dall'impresa incaricata con un'assistenza archeologica continua - ha consentito di individuare anche il residuo di un pozzetto riempito con sedimento nerastro, tipico indizio della presenza antropica. All'interno di quest'ultimo erano collocate porzioni di recipienti in ceramica e vari frammenti sparsi, che da una prima valutazione si ritengono databili all'età Neolitica. Non si tratta di una vera e propria sorpresa, poiché l'area interessata si trova in prossimità di ritrovamenti di tombe avvenuti quasi due secoli fa; proprio per questa ragione le operazioni portate avanti dagli archeologi incaricati Paolo Corti e Benedetta Castelli di Ar.Pa Ricerche sono state coordinate dalla Soprintendenza.
Si spiegano dunque, attraverso un comunicato stampa diffuso questo pomeriggio, le ragioni dello stop che ha conosciuto il cantiere per la nuova scuola. Le scoperte storiche hanno infatti rallentato l'avvio dei lavori:
L'archeologa Benedetta Castelli impegnata nello scavo
I lavori di scavo per la realizzazione della nuova scuola media si sono svolti con l'assistenza archeologica continua poiché l'area interessata si trova in prossimità di ritrovamenti di tombe avvenuti quasi due secoli fa. Le operazioni, portate avanti dagli archeologi incaricati Paolo Corti e Benedetta Castelli di Ar.Pa Ricerche sotto la direzione della Soprintendenza, sono durate diverse settimane nel corso dell'estate.
Il pozzetto neolitico individuato nella porzione nord-ovest del cantiere prima dello scavo
L'asportazione di un primo livello di terreno dello spessore di circa 40/60 cm ha portato alla luce frammenti sparsi di ceramica e schegge di lavorazione in selce. Gli archeologi hanno dunque circoscritto l'area dei ritrovamenti per valutare l'estensione del deposito archeologico verificando che esso si concentra, allo stato attuale, nella porzione Nord Ovest del cantiere. Oltre ai frammenti sparsi, in questa stessa area, il lavoro archeologico ha individuato anche il residuo di un pozzetto riempito con sedimento nerastro, tipico indizio della presenza antropica. All'interno del sedimento erano collocate porzioni di recipienti in ceramica e vari frammenti sparsi, che da una prima valutazione si ritengono collocabili in età Neolitica.
Data l'incompletezza del pozzetto rinvenuto, non è stato possibile determinare la funzione dello stesso, anche se ulteriori approfondimenti potrebbero fornire maggiori dati utili ad un'interpretazione.
Data l'incompletezza del pozzetto rinvenuto, non è stato possibile determinare la funzione dello stesso, anche se ulteriori approfondimenti potrebbero fornire maggiori dati utili ad un'interpretazione.
Vaso rinvenuto ancora parzialmente ricomposto all’interno del pozzetto
Alice Sbriglio, Funzionaria archeologa della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio e Varese: «Questo ritrovamento è particolarmente importante perché sposta indietro di almeno 3000 anni la più antica frequentazione del territorio. L'assistenza archeologica proseguirà quando riprenderanno i lavori di scavo e per tutta la loro durata, in modo da verificare la presenza di eventuali altri resti. Il costante lavoro di tutela della Soprintendenza ha portato importanti frutti e arricchito la conoscenza della storia del territorio non solo di Casatenovo, ma anche dell'intera Brianza. Riteniamo fondamentale e con piacere contribuiamo a sensibilizzare la popolazione sull'importanza della tutela archeologica, in particolare i ragazzi che saranno i fruitori della nuova scuola».
Il pozzetto neolitico individuato nella porzione nord-ovest del cantiere durante lo scavo
Marta Comi, Vicesindaco con delega alla nuova scuola: «I ritrovamenti archeologici nel cantiere della nuova scuola ci mostrano quanto il nostro territorio sia ricco di storia e quanto sia importante la sua tutela. È affascinante immaginare come poteva configurarsi la vita nella nostra terra all'epoca di questi insediamenti e ci auguriamo di poter avere in custodia a Casatenovo i reperti una volta che saranno completati gli studi necessari.
Sebbene lo scavo archeologico abbia in parte rallentato i tempi dei lavori, abbiamo dato sempre la massima disponibilità alla Soprintendenza e alla Direzione Lavori al fine di completare nel modo migliore le ricerche di eventuali altri reperti. Sempre a tutela del sito, abbiamo tenuto nel massimo riserbo possibile la notizia fino ad ora. Ringraziamo gli specialisti impegnati per la professionalità dimostrata e per la disponibilità ad intervenire nelle nostre scuole ad illustrare i ritrovamenti e l'attività di indagine archeologica svolta».
Casatenovo (LC), 05.12.2022
Alice Maria Sbriglio
Funzionaria archeologa della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio
per le province di Como, Lecco, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio e Varese
Marta Comi
Vicesindaco con delega alla nuova scuola
Daniele Viganò
Assessore alle opere pubbliche