Il Premio per la Pace dal 2023 ricorderà anche Suor Luisa Dell'Orto, uccisa ad Haiti lo scorso giugno. L'annuncio durante la cerimonia di Sirtori

Graziella Fumagalli, Madre Erminia Cazzaniga e da ieri sera Suor Luisa Dell'Orto. Il Premio per la pace dal prossimo anno sarà dedicato anche alla religiosa lomagnese che, esattamente come le missionarie di Casatenovo e Sirtori, ha scelto di vivere al servizio dei più bisognosi, sino al sacrificio estremo, quello della vita.

Il conferimento del premio ad Adriana Cossali (sotto con il sindaco Azzoni) nel ricordo del fratello don Battista, originario di Abbadia

L'annuncio è stato dato nella serata di ieri, in occasione dell'assegnazione del riconoscimento che ricorda il medico casatese - ucciso in Somalia nel 1995 - e la missionaria originaria di Sirtori, assassinata in Timor Est quattro anni più tardi. Due personalità forti, che hanno lasciato un segno indelebile nelle rispettive comunità di appartenenza che ogni 8 dicembre le ricordano attraverso una cerimonia dal taglio sempre diverso, ma accomunata dalle forti emozioni.

Il premio conferito nel ricordo di Suor Luisa Dell'Orto di Lomagna

Esattamente come quella di giovedì, durante la quale sono stati assegnati i premi. Nelle scorse settimane infatti, la giuria composta da rappresentanti dei Comuni di Casatenovo e Sirtori e del Comitato Lecchese per la Pace e la Cooperazione tra i Popoli si è riunita per valutare le candidature all'annuale riconoscimento, individuando come vincitori Armando Crippa, don Battista Cossali e sua sorella Adriana, suor Luisa Dell'Orto. Tre volontari - laici o religiosi - impegnati a tutto campo in progetti a favore dei più poveri, in Europa come in America Latina.

Il premio conferito ad Armando Crippa di Cassago chiama Chernobyl

Presentata dal monticellese Renato Ornaghi - ingegnere nel campo delle rinnovabili ma anche cantautore con la passione per la lingua dialettale - la cerimonia è stata introdotta dalle parole di Matteo Rosa, padrone di casa in quanto primo cittadino sirtorese. Nel tracciare un breve profilo dei tre premiati, Rosa ha ricordato che - seppur diversi nel loro impegno sociale - don Battista Cossali e sua sorella Adriana, Suor Luisa Dell'Orto e Armando Crippa sono uniti da una speciale parola: solidarietà.

Matteo Rosa, sindaco di Sirtori

''La solidarietà è un sentimento di fratellanza e di amore. È un gesto prima ancora che di civiltà, di umanità. Essere solidali significa essere altruisti, disposti ad aiutare gli altri nei momenti di difficoltà'' ha detto il sindaco sirtorese citando Abbè Pierre e Papa Giovanni XXIII. ''Luisa, Armando, don Battista e Adriana: uomini e donne che oggi come allora hanno dato significato al senso di comunità, di amore per gli altri, stabilendo attraverso la loro solidarietà un rapporto di fratellanza e di reciproco sostegno che collega gli uomini, donne, i bambini e le bambine di tutto il mondo''.

Il sindaco di Lomagna, Cristina Citterio con Maria Adele e Carmen, sorelle di Suor Luisa

Infine, nell'esprimere un grido di dolore per tutte le popolazioni in guerra, Rosa ha concluso citando una frase del Capo tribù dei Sioux Hunkpapa, nativo americano, meglio conosciuto come Toro Seduto. ''Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini. Il futuro dell'umanità''.

Filippo Galbiati, sindaco di Casatenovo

Spazio quindi all'intervento del collega sindaco Filippo Galbiati in rappresentanza dell'amministrazione comunale di Casatenovo che con Sirtori condivide l'importante riconoscimento. ''Per la nostra comunità questo è un periodo segnato da ricordi importanti: fra qualche giorno celebreremo anche la scomparsa dei cinque partigiani vittime dell'eccidio di Valaperta: si tratta di persone del nostro territorio, esempi importanti'' ha detto il primo cittadino, annunciando la novità già citata, relativa alla decisione di intitolare il premio anche alla missionaria di Lomagna, Suor Luisa Dell'Orto.

Maria Grazia Caglio, presidente del Comitato Lecchese per la Pace e la Cooperazione tra i Popoli

Al suo intervento ha fatto seguito quello di Maria Grazia Caglio, presidente del Comitato Lecchese per la Pace e la Cooperazione tra i Popoli, che ha ricordato il valore del dono e del sacrificio. ''Negli anni abbiamo premiato giovani e meno giovani, donne e uomini. Tutti con storie diverse fra loro, in un fil rouge fra il nostro territorio e chi è nato dall'altra parte del mondo'' ha detto l'assessore osnaghese.

Da sinistra Madre Erminia Cazzaniga, Suor Luisa Dell'Orto e Graziella Fumagalli. Sotto don Battista Cossali con la sorella Adriana


La serata, allietata dalla musica del pianista jazz Marco Detto, brianzolo d'adozione, è entrata poi nel vivo con il conferimento dei tre premi. A partire dal riconoscimento tributato alla memoria di don Battista Cossali, sacerdote di Abbadia Lariana, al quale - come ha ricordato il sindaco Roberto Azzoni - è stato intitolato il gruppo di Protezione civile. Nato nel 1921 e ordinato sacerdote nel 1945, don Battista svolse il suo ministero anche in terra di missione e in particolare in Brasile, dove operò per lunghi anni (dal 1965 al 2005) prima di rientrare in Italia e tornare nella "sua" Abbadia, dove morì nel gennaio 2010.

Il premio è stato esteso alla sorella Adriana, da sempre particolarmente legata al sacerdote al quale diede assistenza. Il suo intervento ieri sera nella palestra comunale di Sirtori ha suscitato ammirazione e tenerezza fra i presenti: alla veneranda età di 98 anni, l'anziana ha voluto presenziare alla cerimonia, ringraziando coloro che con questo premio hanno voluto mantenere vivo il ricordo dell'amato fratello sacerdote.

Da sinistra Renato Ornaghi e Marco Detto

Il forte applauso tributato ad Adriana e alla memoria del missionario di Abbadia hanno lasciato spazio al secondo premio: quello conferito a Suor Luisa Dell'Orto, missionaria 65enne di Lomagna uccisa nel giugno 2022 ad Haiti, dove da vent'anni ormai, prestava servizio sostenendo la popolazione locale.

Intenso il ricordo del sindaco Cristina Citterio che ha sintetizzato la biografia della concittadina, profondamente legata all'ambiente parrocchiale di Lomagna e a quel Paese dove purtroppo ha trovato la morte e nel quale aveva voluto fortemente rimanere anche dopo il terremoto del 2010.

Al microfono Armando Crippa con i volontari dell'associazione Cassago chiama Chernobyl

La sua opera tuttavia sta andando avanti, come hanno ricordato le sorelle Carmen e Maria Adele, elencando i progetti di solidarietà che ad Haiti proseguono anche dopo la morte della religiosa, già insignita del Premio Fumagalli-Cazzaniga nel lontano 2011. Non a caso ieri sera sono state pronunciate le parole di ringraziamento espresse da Suor Luisa un decennio fa, ma ancora attuali.

Ha voluto invece condividere il riconoscimento ricevuto con tutti i volontari dell'associazione, Armando Crippa, presidente di Cassago chiama Chernobyl, che in questi mesi segnati dal conflitto Russia-Ucraina, si è speso non poco per coordinare i tantissimi progetti di solidarietà a favore del Paese dell'est Europa. Il sodalizio cassaghese è divenuto infatti un vero e proprio punto di riferimento per enti e realtà del terzo settore, attivo nell'invio di aiuti umanitari, sanitari e nei progetti di vacanze terapeutiche rivolti ai piccoli della regione di Chernihiv.

Lo ha ricordato il sindaco Roberta Marabese, annunciando fra l'altro, che Crippa sarà insignito del titolo di cavaliere della Repubblica il prossimo 16 dicembre, in una cerimonia organizzata dalla Prefettura di Lecco. Oltre ai familiari e ai volontari che lavorano al fianco del cassaghese, è intervenuto alla cerimonia anche un rappresentante del consolato ucraino a Milano.

A sinistra Roberta Marabese, sindaco di Cassago

Una presenza che ha conferito ancor più lustro ed importanza al momento celebrativo che è proseguito sulle note di ''Piano Solo'', il concerto per la pace a cura del pianista Detto. Al termine il sindaco Matteo Rosa ha voluto ringraziare chi si è speso per l'organizzazione della serata, con particolare riferimento - fra gli altri - ai consiglieri Elisa Sarracino e Paolo Belletti, oltre all'amministrazione comunale di Casatenovo nelle persone del sindaco Galbiati e del consigliere Francesco Sironi.

Appuntamento dunque al prossimo 8 dicembre 2023 a Lomagna: qui sarà conferito per la prima volta il Premio per la Pace intitolato non più soltanto a Graziella Fumagalli e Madre Erminia Cazzaniga, ma anche a Suor Luisa Dell'Orto.
G. C.
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