Villa Greppi: gran finale il 12 per 'Grandangolo' con Culicchia

Berlino. Una città in cui tutto convive con il suo contrario, raccontata dal noto scrittore, saggista e traduttore Giuseppe Culicchia. Si chiude con un appuntamento tra i più attesi dell'intera edizione la rassegna culturale ''Grandangolo'': in programma per lunedì 12 dicembre alle 21 nell'atelier di Villa Greppi di Monticello Brianza infatti, la presentazione del libro "Berlino è casa", edito quest'anno da Laterza. Una serata che chiude la rassegna ideata e organizzata da Daniele Frisco per il progetto "Album - Brianza paesaggio aperto" e che dallo scorso 14 di ottobre sta portando in Brianza diverse personalità del mondo della cultura, chiamate a offrire il loro contributo alla riflessione sul tema del paesaggio.

Una carrellata di dieci appuntamenti con architetti, scrittori, storici, giornalisti, agronomi e antropologi che termina lunedì proprio in compagnia di Giuseppe Culicchia, che dopo il longseller "Torino è casa mia" torna a esplorare e a raccontare un'altra città del suo cuore: Berlino.
''Di Berlino - spiega lo scrittore - mi sono innamorato prima ancora di andarci. Bastarono poche righe di Berlin Alexanderplatz di Alfred Döblin a folgorarmi. Così, finito di leggere il libro, partii. Con la speranza di trovare da qualche parte, in un vicolo o in una bottega, almeno un frammento di quella Berlino, la Berlino tra le due guerre. Non appena uscito dall'aeroporto anziché dal penitenziario di Tegel, non presi un tram ma un autobus. E tutte le Berlino contenute da quella città bagnata da fiumi e laghi e circondata da foreste e ricca di parchi e bar e cinema e librerie e scivoli e altalene di botto mi vennero incontro''.

Cortili e grattacieli; viali a sei corsie e sentieri nel bosco; Jugendstil e Bauhaus; Razionalismo sovietico e Neoclassicismo: entrare a Berlino - questo quanto narrato da Culicchia nel volume edito da Laterza - significa proiettarsi nel passato, nel presente e nel futuro. Una sorta di capsula del tempo, capace di attraversare tutto il Novecento e insieme di scagliare il visitatore nel mondo che verrà.

Ingresso libero fino a esaurimento posti.

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