Nibionno: parte il controllo del vicinato in 5 zone. Le adesioni sono ancora aperte

Il sindaco Laura Di Terlizzi
Con l'anno nuovo partirà a Nibionno il progetto denominato "Controllo del vicinato", associazione che adotta strategie per contenere gli episodi di micro criminalità che possono interessare il paese, senza sostituire il ruolo delle forze dell'ordine che operano sul territorio. Ha confermato l'avvio dell'iniziativa il sindaco Laura Di Terlizzi, a seguito di un recente incontro con i residenti che hanno manifestato interesse in merito. "Abbiamo individuato cinque differenti zone e un referente per ognuna" ha specificato la prima cittadina.
I primi passi in questa direzione sono stati mossi lo scorso ottobre quando in Prefettura era stato siglato uno specifico protocollo d'intesa tra il prefetto Sergio Pomponio e il Comune di Nibionno. A novembre, era stata indetta un'assemblea pubblica molto partecipata, alla presenza del responsabile di zona dell'associazione controllo del vicinato e del luogotenente Mauro Ruggieri, comandante della stazione dei Carabinieri di Costa Masnaga. Il controllo del vicinato, associazione nata nel 2013 in Italia mutuata dalla pratica sviluppata in America tra gli anni Sessanta-Settanta e poi ripresa in Inghilterra negli anni Ottanta, è stato strutturato tramite esperti criminologi e appartenenti delle forze dell'ordine e riguarda la sicurezza partecipata, un bene di tutti e senza colore politico. Non è un presidio mobile, bensì uno strumento di prevenzione della microcriminalità e di promozione della sicurezza urbana tramite la solidarietà dei cittadini.
L'accordo siglato in Prefettura prevede il coinvolgimento dell'amministrazione comunale e della polizia locale per promuovere la costituzione di "gruppi di controllo di vicinato" e l'individuazione di uno o più coordinatori tra i cittadini delle aree interessate, come è effettivamente accaduto qualche giorno a Nibionno. La collaborazione con le forze dell'ordine avviene nel rispetto dei reciproci ruoli, con i cittadini che provvedono a fare segnalazioni qualificate, ovvero in presa diretta. Ci sono alcune buone pratiche che possono costituire un deterrente dei furti e che ciascun cittadino può mettere in pratica e che vengono divulgate ai componenti del gruppo.
"I cittadini potranno svolgere un'attività di mera osservazione, segnalando agli agenti di polizia locale situazioni attinenti la sicurezza urbana e il degrado sociale. Tra i principi fondanti l'accordo: la ricostruzione delle relazioni e dei legami che creano coesione sociale ed evitano l'isolamento delle persone, la formazione dei cittadini tesa a prevenire l'insorgenza di vulnerabilità ambientali e comportamentali e il coordinamento dei cittadini con le forze di polizia per promuovere segnalazioni qualificate ed efficaci" è lo scopo del controllo del vicinato.
"Abbiamo compilato le adesioni che vanno restituite in Comune con i documenti di identità per poter procedere alla richiesta dei relativi casellari - ha aggiunto il sindaco Di Terlizzi - Ci portiamo avanti con questi aspetti burocratici e facciamo pubblicità per estendere le adesioni e poi con l'anno nuovo partiamo. Sono soddisfatta della partenza: è un progetto a cui tengo molto".
M.Mau.
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