Oggiono, Ello e Annone inaugurano il Museo Urbano Diffuso
"Per me, oggi, è importante dedicare un momento per i ringraziamenti" ha esordito il sindaco oggionese Chiara Narciso, "in primo luogo, vorrei ringraziare l'assessore Giovanni Corti, che, per primo, ha pensato e creduto in questo progetto e, per riuscire nella sua realizzazione, ha dovuto affrontare molti ostacoli, superati grazie alla sua tenacia. Il mio secondo ringraziamento è dedicato ai miei colleghi sindaci, in particolare a Patrizio Sidoti di Annone Brianza e a Elena Pirovano di Ello, ma anche a Virginio Colombo, ex sindaco di Ello che aveva già sostenuto questo progetto. Quindi, questa sinergia tra comuni è un valore aggiunto perché, spesso, si parla di campanilismo e, per questa ragione, lo sforzo di andare oltre il proprio confine comunale ha permesso di raggiungere grandi obiettivi. Ringrazio anche i miei colleghi sindaci dell'oggionese dal momento che questo piano è stato finanziato con un fondo dedicato al nostro territorio, quindi un atto di generosità che ci ha permesso di portare a compimento questa idea. Ringrazio infine, Paolo Parente, che ci ha accompagnato lungo le vie del paese, e l'architetto Casiraghi perché, oltre alla loro professionalità, hanno donato tanta passione; sono ancora tante le persone che hanno messo a disposizione le loro competenze, per questo vorrei fare un elogio alla passione per il territorio, caratteristica di tanti di noi e motore che supporta le iniziative; dunque, un grazie anche a coloro che sono qui presenti dato che credo che questo amore per il territorio sia condiviso anche da loro''.
Successivamente all'intervento introduttivo del sindaco, è stato invitato a prendere la parola l'assessore alla cultura e all'istruzione Giovanni Corti, che ha ringraziato tutte le persone che hanno reso possibile la concretizzazione di questa proposta, spiegando nei dettagli le sue fasi di esecuzione.
"Siamo molto orgogliosi di essere riusciti in questo obiettivo" ha spiegato l'assessore. "Grazie all'amore del nostro territorio. L'idea del MUD nasce dall'esigenza di rendere interessante una città, come Oggiono, che possiede un patrimonio storico-culturale importante, che passa dall'architettura e dall'arte fino ad arrivare alla gastronomia, alle tradizioni, all'artigianato, allo sport e alle componenti che caratterizzano il territorio''.
"La nostra base di partenza - ha continuato Corti - è stata la collaborazione tra tre comuni, tuttavia il nostro obiettivo è quello di unire anche gli imprenditori e le aziende locali in funzione del turismo, verso cui tende anche il MUD. Questo museo è un progetto turistico e culturale di territorio univoco e coordinato, in grado di attirare sia turisti sportivi, che utilizzano già la pista ciclopedonale del lago, sia quelli naturalistici e culturali; in questo modo, si crea un filo conduttore tra i diversi siti culturali affinché si possa accompagnare l'utente alla scoperta sia di contenuti storici, culturali e artistici sia delle bellezze naturalistiche; inoltre, abbiamo puntato anche alla digitalizzazione per garantire la partecipazione dei giovani".
Ha concluso l'intervento Mario Casiraghi, l'architetto impegnato nella progettazione delle installazioni. "La peculiarità del MUD risiede proprio nella struttura con cui è stato pensato dato che le opere d'arte non sono più collocate tra le mura di un museo, ma si ricercano e si riscoprono lungo le vie del centro storico del paese. Questo museo è, prima di tutto, un'esperienza che invita il visitatore, che si presuppone arrivi anche da fuori, al contatto con il territorio, le sue bellezze e la sua identità. Quindi, in questo modo, si crea un rapporto tra lo spettatore e l'ambiente, che è la parte integrante del museo con l'intento di recuperare la memoria dell'identità perduta dei nostri luoghi. In questo senso, si parla di una trasformazione urbana in corso in linea con una rivalutazione della città e della sua funzione''.
Visto il successo riscosso dalla cerimonia di apertura, l'amministrazione comunale invita caldamente i cittadini a visitare questi luoghi e a destinare parte del proprio tempo al volontariato per far sentire la loro presenza e la loro passione per il paesaggio di questa zona con l'augurio di far conoscere questa nuova forma di concepire l'arte e l'ambiente circostante.