Annone: la messa officiata dall’arcivescovo di Milano

L’arcivescovo di Milano Monsignor Mario Delpini ha officiato la celebrazione di sabato 17 dicembre ad Annone Brianza. Una presenza non in veste ufficiale ma un gesto di grande vicinanza a una comunità che ha voluto celebrare i 170 anni di edificazione della chiesa parrocchiale. Per l’occasione è stato anche scritto il libro “ne costruiamo una nuova”, di Enrico Rigamonti con immagini di Egle Scerelli, in arte Scegle.

Monsignor Mario Delpini

 

L’arcivescovo ha celebrato la messa con il parroco di Annone don Davide Consonni e il responsabile della comunità pastorale don Maurizio Mottadelli. “C’era un tempo in cui l’umanità era scontenta di sé, in cui tutti si lamentano di tutto e di tutti - ha esordito l’arcivescovo nell’omelia - Come sono cattivi gli uomini, come è complicata la vita, com’è rovinato il pianeta. Erano così scontenti che facevano scappare la voglia di vivere. Nel tempo in cui l’umanità era troppo scontenta di sè, il diluvio fu salutato come una soluzione: finalmente un disastro che cancella l’umanità, insieme con il suo lamento, dalla faccia della terra. Forse ci sono ancora uomini e donne che si aggrumano che ci sia qualche intervento tremendo per annientare almeno i più cattivi dell’umanità: ciascuno pensa che sono certamente gli altri che devono essere spazzati via. Dio cosa fa di questa umanità troppo scontenta? Manda l’angelo Gabriele nella casa di Maria per un saluto che lascia turbata la ragazza di Nazareth: è l’annuncio della gioia. L’opera di Dio si prende cura dell’umanità, non vuole cancellarla, non ama la morte. L’opera di Dio guarisce dalla tristezza, dalla disperazione, dalla rassegnazione”.

 

L’arcivescovo di Milano ha poi fatto riferimento anche all’edificazione dell’edificio parrocchiale: “Come è stato annunciato tanto tempo fa qui ad Annone: secondo la ricostruzione che mi è stata offerta, quando le condizioni della chiesa del paese erano precarie e lo spazio limitato, in quella riunione dei personaggi del paese si è detto “ne faremo una nuova”. Possiamo prendere spunto dell’episodio per comprendere come agisce Dio, nell’umanità e nella chiesa. Una chiesa non fatta più di pietre, ma di persone, di vicende quotidiane. Ecco cosa pensa Dio: ne faremo una comunità nuova. L’annuncio dell’Angelo è il principio di una storia nuova, di un’umanità nuova che comincia nel segreto, nel silenzio di una giovane ragazza di Nazareth che risponde all’annuncio e alla promessa”.

 

 

Il vero e centrale interrogativo su cui ha riflettuto Monsignor Delpini è come far guarire un’umanità troppo scontenta di sé? “Il principio è la rivelazione della volontà di Dio che vuole salvare tutti e chiama per nome una donna. Il principio dell’umanità nuova è una vocazione: così comincia una risposta personale di ciascuno e ciascuno sa qual è la sua annunciazione e se ha risposto eccomi oppure “aspetta”, “non ho voglia”. Si comincia con un’annunciazione. L’umanità nuova è abitata dalla fiducia: in ogni circostanza fate presente a Dio le vostre suppliche e i ringraziamenti. L’umanità nuova attinge a una sorgente inesauribile di gioia, che è uno dei segni più persuasivi della chiesa. Non è frutto delle soddisfazioni, dei successi che si ottengono ma è frutto del dimorare del signore che non ci abbandona mai. Siate sempre lieti nel Signore. L’umanità nuova rivela l’attenzione agli altri prima che a se stessi. Sono occasioni per costruire fraternità, comunione, anche quando le persone non sono perfette o sono antipatiche. La vostra amabilità sia nota a tutti. La scelta del bene esprime quella nobiltà d’animo capace di praticare gli stessi sentimenti di Gesù. L’umanità nuova non aspetta i grandi eventi: è piuttosto una grazia che noi invochiamo. Ci piace essere il principio di un’umanità rinnovata per essere gente che conquista con l’amabilità”.

Al termine della funzione eucaristica, l’arcivescovo ha benedetto un pensiero natalizio e si è fermato a salutare i parrocchiani, si è intrattenuto con loro, dai più anziani ai bambini che sono il nostro futuro e ha ammirato il presepe realizzato dai volontari. Quella di sabato 17 dicembre 2022, lo abbiamo detto in apertura, non è la visita ufficiale, che è già stata fissata al 21 ottobre 2023. In quell’occasione la comunità di Annone Brianza si appresterà nuovamente ad accogliere l’arcivescovo di Milano.
M.Mau.
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