Maresso: rinvenuto davanti alla porta della parrocchia il bambinello sottratto ad Ossola

E' stato rinvenuto il bambinello sottratto nottetempo dalla grotta mariana in frazione Ossola a Missaglia. Nella mattinata odierna la statua del presepe è stata infatti lasciata all'ingresso della chiesa dei Santi Faustino e Giovita di Maresso; non si sa se a restituire il bambin Gesù sia stato direttamente chi l'aveva prelevato oppure qualcuno che notandolo da qualche parte e non conoscendone la provenienza, ha pensato di portarlo direttamente in parrocchia.

Certo è che il gesto aveva creato non poco sconcerto e amarezza nei residenti della località missagliese che da circa quindici anni allestiscono la natività nel cortile della grotta dedicata alla Vergine di Lourdes. Se inizialmente veniva collocata soltanto la statua del bambinello, negli anni a seguire si è consolidata la tradizione di posizionare una capanna con le statue di Maria e San Giuseppe. Erano state abbandonate in una discarica di Milano e grazie all'intervento di un missagliese, recuperate e rimesse a nuovo, infine inserite nella natività di Piazza Ossola insieme alle sagome dell'asino e del bue, ad una pecorella in peluches e naturalmente al bambin Gesù. Quest'ultimo sino alla serata di ieri c'era: ad accorgersi della sparizione è stata questa mattina poco dopo le 7 la residente che quotidianamente si prende cura della grotta mariana, ritirando le candele e posizionandole il giorno successivo.

A quel punto la notizia del furto della statua si è presto diffusa in frazione, destando dispiacere e amarezza, sino all'appello lanciato attraverso la nostra testata nella speranza di poterla ritrovare. Fortunatamente non ce n'è stato bisogno: qualcuno aveva già notato e restituito il bambinello direttamente in chiesa, tanto che ne era stato notiziato anche il parroco don Carlo Pirotta.
''Presenta qualche scritta, probabilmente fatta con il pennarello: una volta ripulita la ricollocheremo'' ci hanno detto i residenti, che hanno così potuto tirare un sospiro di sollievo.
Anche il sindaco Paolo Redaelli, una volta venuto a conoscenza del furto, si è portato in frazione per saperne di più. Tanta preoccupazione che per fortuna si è poi sciolta, dopo la bella notizia del rinvenimento.
G. C.
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