Oggiono: gli anziani al centro del terzo libro di Roberto Manzocchi

Roberto Manzocchi
''E' una visione dei nostri anziani che arriva da una prospettiva particolare, quella di chi viene chiamato per portare un po' di aiuto e conforto alle famiglie che ne hanno bisogno. Senza la pretesa di insegnare niente a nessuno, ma con la volontà di raccontare la mia esperienza con tutto il rispetto dovuto, ma anche con qualche risata''. Sono le parole dello scrittore Roberto Manzocchi che ha da poco pubblicato il suo terzo libro dal titolo ''Le macchine rosse''.
È un percorso a tappe raccontato in prima persona in cui l'autore si fa portavoce di aneddoti, storie di vita ed episodi divertenti nei quali si è imbattuto grazie al lavoro di assistenza nel settore socio sanitario da poco intrapreso. Dopo vent'anni in fabbrica, tra olio, ferro, presse e utensili, Roberto decide di ripartire da zero in un mondo per lui tutto da scoprire. Non senza difficoltà inizia quindi ad approcciarsi all'assistenza di persone anziane, da prima in una casa di riposo come ausiliario socio-assistenziale, per poi giungere a una dimensione per lui più consona, l'assistenza domiciliare, che scopre essere ricca di risvolti umani e di piccole grandi soddisfazioni.
''Era da molto che pensavo di realizzare un libro che desse spazio alle storie di queste persone, molto spesso invisibili. È un piccolo spaccato sul loro mondo, la loro storia, i tanti ricordi. Tra le pagine trovano spazio molte situazioni che strapperanno più di un sorriso, ricche di umanità, sensibilità e dolore'' ha spiegato l'autore che ha reso le persone che assiste protagoniste delle loro stesse storie. Storie che aspettavano solo che qualcuno le ascoltasse pazientemente e le imprimesse su un foglio di carta, per far sorridere, commuove e riflettere. ''Posso dire di avere cercato in queste pagine di tirare fuori da ognuno dei protagonisti l'unicità e i ricordi, prima ancora dei problemi relativi alla salute, con una nota divertente di dialetto locale''.

Anche il titolo racchiude il significato profondo di questa raccolta. ''Le macchine rosse sono quelle con cui mia moglie fa gli incidenti'' è infatti la frase che Roberto si sente spesso ripetere da un anziano signore affetto dal morbo di Alzheimer cui aveva iniziato a prestare assistenza. I giorni si susseguono e Roberto cerca di capire da dove provenga quell'idea così strana e bizzarra che, indagando con i parenti, non sembra avere alcun fondamento reale. ''Non ho mai scoperto a cosa si riferisse. Quelle conversazioni così buffe, che certamente racchiudono il doloroso decorrere di una malattia molto feroce, mi facevano sorridere. Ho deciso di intitolare il mio nuovo libro in questo modo perché penso che ne racchiuda il senso: è un mondo, quello degli anziani, scandito dai tempi della vecchiaia, che però porta con sé tante storie bizzarre, scorci sulla vita densi di significato e interrogativi ai quali molto spesso non si riesce a dare risposta'' ha concluso.
Sa.A.
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