Rogeno, ''Et vous'': associazione che si occupa di sostenere famiglie in difficoltà

Un'associazione, nata per aiutare la popolazione del Benin, ha trasformato la propria missione per dare sostegno alle famiglie italiane in difficoltà economica. Un'esigenza dettata dal periodo storico che stiamo vivendo, con prezzi al consumo e bollette sempre crescenti che fanno aumentare il numero di persone costrette a chiedere l'aiuto per arrivare alla fine del mese.

Prima a sinistra la presidente Marina Obici

"Et vous" è un'associazione creata nel 2015, a seguito di un'esperienza di sette anni della fondatrice Marina Obici nella cooperazione internazionale e in particolare nel Benin, paese dell'Africa occidentale. Il nome si deve a un ritornello di una filastrocca recitata dai bambini di quel paese e per il sodalizio di Rogeno significa pensare ad altri, a chi è meno fortunato.

"Ho deciso di fondare l'associazione e abbiamo iniziato ad operare nella cooperazione internazionale, con piccoli progetti rivolti a comunità rurali - spiega la presidente - La finalità era garantire necessità primarie, quali salute, cibo e istruzione in quanto i servizi sono tutti a pagamento. Dopo un anno abbiamo avviato il nostro progetto principale, ovvero la costruzione e l'avvio di un ambulatorio medico in un villaggio rurale in cui abbiamo portato luce e costruito un pozzo. Il progetto è rimasto aperto, sostenuto dalla nostra associazione, fino al 2021: abbiamo fornito medicinali e pagato il compenso a un medico e un segretario garantendo salute agli indigenti. Poi, per vari motivi, abbiamo chiuso i progetti in Africa. Se si è un'associazione di certe dimensioni, si può inviare personale in loco mentre la nostra piccola realtà non aveva la possibilità di assumere persone. La cultura è diversa: in Africa amano vivere alla giornata e non sono abituati alla progettualità e quindi difficilmente i progetti continuano come vogliamo noi. La chiusura dei progetti è stata una scelta sofferta ma convinta".

Nel frattempo, soprattutto con l'avvento della pandemia, anche il bisogno sul territorio nazionale era aumentato. "Tra il 2019 e il 2020 era nata la volontà di operare sul territorio e abbiamo avviato un progetto chiamato "pane quotidiano", che si occupa di dare sostegno a famiglie, prevalentemente di Rogeno, in gravi difficoltà economiche. Sono preoccupazioni che potremmo avere tutti nella vita, quindi bisogna essere solidali. Contribuiamo con spese alimentari e spese che riguardano la morosità di affitto e bollette, in stretto contatto con servizi sociali. In concomitanza delle festività natalizie e pasquali prepariamo dei pacchi alimentari con alimenti di buona qualità in modo che possano passare le feste in modo più bello con i cari".
L'associazione, che conta otto soci e ha una sede distaccata a Valenza, opera prevalentemente grazie alle erogazioni liberali, al sostegno del comune, alle attività di raccolta fondi ed eventi, alle sottoscrizioni a premi e al 5x1000.

All'inizio dello scorso anno, il consiglio ha deliberato di avviare due sotto progetti di "pane quotidiano": uno riguarda la cooperazione con una comunità di accoglienza, la casa dei tigli di Brunate che ospita mamme con bambini o minori soli in attesa di adozione. "Dietro loro richiesta, abbiamo deciso di intervenire economicamente alle necessità urgenti a cui è difficile far fronte - ha evidenziato Obici - Qualche mese fa abbiamo donato un frigorifero professionale in sostituzione di quello esistente rotto e non riparabile. Stiamo valutando la sostituzione di una grossa tenda da esterno per consentire ai bambini di giocare riparati dal sole". L'altro progetto di aiuto economico è in collaborazione con la casa circondariale di Como: dietro suggerimento dell'assistente sociale, l'associazione sta fornendo supporto economico alla moglie di un detenuto con figli a carico.

Tale attività proseguirà e verrà implementata nel 2023, anche grazie al premio della fondazione "Costruiamo il futuro" ottenuto lo scorso dicembre. "L'entrata di 2.500 euro è stata molto gradita e questi fondi verranno utilizzati per dare continuità a questo nostro progetto di sostengo".
M.Mau.
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