Barzago: i Re Magi seguono la cometa per arrivare a Gesù. L'invito di don Giovanni

Un lungo corteo ha celebrato quest'oggi l'arrivo dei Magi. La comunità pastorale Maria Regina degli Apostoli di Barzago, Bevera e Bulciago si è riunita presso piazza mercato per poi dirigersi verso la chiesa San Bartolomeo intonando l'inno "Gloria in ciel". A guidare il serpentone i chierichetti della parrocchia, seguiti dai bambini della comunità e dai Re Magi a cavallo, recanti in dono oro, incenso e mirra.

"Più di duemila anni fa, apparve nel firmamento del cielo una stella nuova. Era una stella diversa, particolare, la sua luce era così forte che il suo corpo non bastava per contenerla tutta, e questa luminosità formava una coda dietro di lei, una striscia abbagliante. Apparve in una notte fredda e invernale, ma la stella non sapeva che cosa fosse parsa a fare. Dio le aveva semplicemente detto: Tu sarai la mia cometa". Sono le parole con cui i bambini della comunità pastorale hanno dato il via al momento di preghiera e benedizione presso la chiesa.

 

 

Accompagnati dal parroco don Giovanni Colombo, che ha presieduto la cerimonia, i presenti hanno rievocato la storia dei Magi, inviati a Betlemme da Re Erode. Udite le parole, i tre partirono finché videro una stella che li precedeva: "al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre e prostrati a loro lo adorarono" ha detto il parroco invitando i presenti a riflettere sul momento conclusivo del Natale che chiude le feste, portando con sé forse un velo di tristezza, ma molta consapevolezza.

"La cometa è il simbolo di Dio che diventa come noi, che diventa un bambino, che diventa uomo. Oggi pensando alla stella cometa che hanno seguito i magi vogliamo pensare che anche noi siamo chiamati ad essere comete. Gesù nasce su questa Terra affinché noi diventiamo come lui. Come te Signore noi vogliamo diventare: come te che sei mite, come te che sei buono, come te che sei gentile, come te che sei generoso. Potremmo dire tutte le cose più belle di Gesù, probabilmente non finiremmo mai. Ma oggi vogliamo essere comete, come Te, come te Gesù, in grado di lasciare dietro di noi una scia luminosa di gioia, condivisione e altruismo. Ognuno di noi è chiamato ad essere un po' cometa, ognuno di noi deve lasciar trasparire dal suo volto la luce di Gesù Bambino. A ognuno di noi Dio dice: Tu sei la mia cometa" ha concluso il parroco prima di accogliere le offerte dei Re all'altare e procedere con la benedizione del bambin Gesù.

A seguire un momento di allegria presso la sala oratoriale ha riunito grandi e piccini con una divertente tombolata ed una gustosa merenda.
Sa.A.
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