Oggiono: per l'Epifania sfilata dei Re Magi con la Pro Loco

Per concludere la serie di appuntamenti legati alle festività natalizie proposti a Oggiono grazie alla sinergia fra Comune e associazioni locali, la Pro Loco ha organizzato la sfilata dei Re Magi in occasione dell'Epifania. Nel pomeriggio di venerdì 6 gennaio, in numerosi hanno preso parte alla manifestazione svoltasi in Piazza della Chiesa alle ore 15 e poi proseguita nella parrocchia di Sant'Eufemia; a dare inizio alle iniziative odierne è stato l'arrivo della Befana in mattinata, mentre nel pomeriggio dopo il corteo, grande tombolata in oratorio.

"Questa manifestazione - ci ha spiegato Giorgio Magni della Pro Loco - è nata diversi anni fa ma, a causa della pandemia, siamo stati costretti a rimandarla per qualche anno. Inizialmente allestivamo il presepe vivente; in seguito invece abbiamo pensato di cambiare questa tradizione e di introdurre il corteo dei Magi. Dal momento che la narrazione rimane la stessa, ogni anno cerchiamo di rendere il copione più originale e con qualche modifica, per poi rappresentarlo il giorno dell'Epifania dai 50 membri della Pro Loco''.
Al termine della rappresentazione scenica della venuta dei Re Magi, don William Abbruzzese ha impartito la benedizione ai fedeli, aggiungendo una riflessione in merito alla recente scomparsa di Papa Ratzinger.

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"Per concludere la rappresentazione vorrei condividere una cosa che mi è successa ieri mentre ero a Torino con i ragazzi dell'oratorio'' ha detto il sacerdote. ''Nel bel mezzo della nostra visita, mi è arrivato un messaggio da un mio amico, che si trovava in Piazza San Pietro, al funerale di papa Benedetto XVI e mi mandava la foto della Piazza incorniciata da un cielo inondato da una grande croce luminosa. Questo mi ha fatto pensare tantissimo, come quando al funerale di Giovanni Paolo II si era chiuso il Vangelo. Questi - e lo dico anche ai bambini - sono i segni di Dio, che è gentile nel Suo modo di presentarsi non impone mai, ma, nella Sua gentilezza, propone; è stato gentile a diventare uomo, uno di noi perché l'amore spinge a questa gentilezza, a questo tratto semplice, che si propone e non si impone. In una società come la nostra, che è diventata capace solo di imporre agli altri la propria idea, il segno del bambino diventa una testimonianza di questo messaggio. Quindi, invitati dai segni di Dio a riconoscere i Magi, diretti nella grotta dell'amore, dobbiamo camminare insieme a loro alla ricerca di questa realizzazione della nostra vita. Tante volte, anche per i ragazzi vorremmo che Dio apparisse in modo forte e che si facesse sentire in modo lodevole, invece Lui bussa alle porte del nostro cuore; la Sua forza è la nostra forza, il Suo sguardo è il nostro modo di guardare, i Suoi piedi sono i nostri, le Sue mani sono le nostre, Questo è il nostro Dio: l'amore non è un atto di Dio, ma è Dio e solo nell'amore possiamo essere veramente realizzati. Per questo, invochiamo per la pace perché, quando manca l'amore, succedono i disastri. Noi chiediamo al Signore di mandarci tanti segni che ci convincano che questi segni saranno sempre gentili, come la benedizione con questa statua di gesso, che, in confronto all'universo, non vale niente, ma nel niente c'è tutto e passa Dio''.

La celebrazione è poi proseguita anche se - a causa delle misure anti pandemia -  non è stato possibile procedere con il consueto bacio a Gesù Bambino. Nonostante questa limitazione, numerose famiglie hanno partecipato alla cerimonia.

Tra i fedeli era presente anche il sindaco Chiara Narciso, soddisfatta della grande affluenza di cittadini. "Credo che anche quest'anno la rievocazione sia stata molto sentita e partecipata. La presenza dei figuranti della Pro Loco con i costumi ha reso molto suggestivo questo pomeriggio. Gli oggionesi sono molto affezionati a questa celebrazione perché rappresenta un modo bello e originale di vivere l'Epifania''.

V.I.
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