Ello: celebrato il patrono Sant'Antonio Abate con la Messa e la benedizione degli animali
Un week-end denso di iniziative per la comunità ellese, che come ogni anno si è ritrovata a celebrare Sant’Antonio Abate, il patrono cui è dedicata la chiesa in centro paese. Come da tradizione popolare, nel giorno della sua memoria liturgica si benedicono le stelle e gli animali, portati in passato al cospetto del santo. Antonio Abate, infatti, è venerato dalla chiesa cattolica quale protettore degli animali domestici, dei macellai, in particolare di chi si occupava della lavorazione delle carni del maiale, e dei canestrai.
Gli eventi presso la chiesa dedicata al santo hanno avuto inizio già nella serata di sabato con il concerto del trio Mousikè composto da Sonia Nava, contralto, Emanuela Milano al flauto traverso e Michele Santomassimo che le ha accompagnate all’organo. L’elevazione musicale è stata promossa dall’associazione culturale nata per ricordare il dr. Franco Tanzi e portarne avanti gli ideali di solidarietà e impegno.
Nella mattinata di domenica, poi, la piazza antistante la chiesa ha ospitato molti cittadini, provenienti anche dai paesi limitrofi, accompagnati dai loro animali: cani, gatti, pecore, galline e persino cavalli. È una tradizione, questa, particolarmente sentita all’interno della comunità ellese che ogni anno ricorda le antiche tradizioni contadine e la passione di chi ancora oggi lavora quotidianamente a contatto la terra.
“All’uomo hai dato il potere, sulle opere delle tue mani, tutto hai posto ai suoi piedi: tutti i greggi e gli armamenti, tutte le bestie della campagna, gli uccelli del cielo e i pesci del mare. Ti preghiamo, Padre Nostro, che negli animali ci hai dato un segno della tua provvidenza e un aiuto nella fatica quotidiana. Per intercessione di Sant’Antonio Abate, benedici questi animali, fa' che sappiamo servirci saggiamente di essi, riconoscendo la dignità e il limite della nostra condizione umana” ha detto Mons. Maurizio Rolla, vicario episcopale di Lecco, invitato da don Maurizio Mottadelli a prendere parte alla celebrazione, che ha celebrato la Messa delle 10.00.
“Le orazioni di quest’oggi le abbiamo dedicate a Sant’Antonio, però abbiamo deciso di mantenere le letture domenicali. È una scelta interessante, poiché le letture che la liturgia ci offre dopo le feste e l’Epifania sono un tracciante di quello che è successo nell’Avvento e nel Natale. Anche quando c’è una celebrazione importante come quella patronale potrebbe essere utile mantenere un percorso più aperto, universale. Non per chiudersi alla particolarità, ma per aprirla: ogni festa si incammina in una realtà di testimonianza più ampia” ha detto, ricordando l’importanza di continuare a celebrare momenti come questi, che in molti altri luoghi si sono persi, per riportare il sapore della storia e delle tradizioni nella quotidianità. Il parroco don Maurizio si è poi recato presso la reliquia del Santo per benedire il sale portato dai presenti, accompagnato da bambini e chirichetti.
In conclusione della mattinata, trattori e mezzi agricoli hanno sfilato in centro paese per poi dirigersi verso il parco delle suore per la benedizione. “Qui c’è un corteo di bellezza e di passione. Sappiamo che il vostro è un lavoro che richiede sacrificio e impegno costante. Avete però una passione meravigliosa, che testimonia il vostro amore per la nostra terra. Dio ti preghiamo, affinché i conducenti di queste macchine operino sempre con perizia e prudenza, per la sicurezza e l’incolumità di tutti, e avvertano accanto a sé la tua continua presenza”, le parole del vicario in conclusione della mattinata.
Sa.A.