Colle B.za: esperti da tutta Europa per definire il progetto Radius
Un progetto culturale legato al territorio, ma con una visione europea. Questo è Radius, proposta in fase di sviluppo da parte di Campsirago Residenza, centro di produzione teatrale con sede a Campsirago, e altri 15 partner situati in 13 paesi d'Europa.
''E' un progetto - spiega il direttore artistico Michele Losi - che coinvolge sia figure del mondo scientifico, come scienziati, sia persone del mondo culturale. Radius nasce con lo sguardo rivolto a specifici territori, da qui il nome "raggio". In questi territori verrà compiuto un lavoro di ricerca scientifica e non solo, che porterà a proposte di produzione culturale divulgative diverse''. Radius vuole quindi essere un progetto che, proprio sviluppandosi dall'analisi di uno specifico territorio, mira a promuovere un cambiamento sociale e ambientale dello stesso. Per ottenere questo obbiettivo, all'interno dei territori in cui verranno elaborate le proposte culturali saranno coinvolte, oltre a figure dell'ambito artistico, anche università e professionisti del settore scientifico.
''Nel nostro caso - spiega Losi - il raggio ha un diametro di cinque chilometri a partire dalla cima del Monte di Brianza [sul quale Campsirago sorge]. All'interno di questo il territorio contenuto verrà mappato e studiato, si andranno a scoprire e ad analizzare le peculiarità presenti. In questo spazio sul Monte di Brianza esistono 22 comunità. Alcune riguardano zone in stato di spopolamento, altre situazioni particolari come la località di Consonno''.
Andando ad analizzare le caratteristiche peculiari di ciascuna grazie al lavoro dei professionisti coinvolti - con conoscenze che spaziano dal settore scientifico a quello culturale - verranno elaborati progetti di narrazione, spiegazione e "storytelling" delle medesime aree. L'obbiettivo è anche quello di produrre, in alcuni casi, un'analisi che sia utile ad affrontare le problematiche di spopolamento di alcune aree.
Durante lo scorso anno, per sviluppare il progetto, il direttore artistico Losi aveva avuto modo di recarsi in Olanda e in Giappone. Altra realtà coinvolte nel progetto provengono da altri stati come: Austria, Francia, Lituania, Portogallo, Regno Unito, Grecia e Slovacchia.
''Radius'' avrà una durata di almeno 4 anni, con un orizzonte di sviluppo in grado di arrivare fra il 2026 e il 2027. Nei prossimi mesi, completata la fase di definizione, sarà presentato in chiave europea per ottenere uno specifico riconoscimento e la valorizzazione nell'ambito del programma ''Creative Europe''.
''E' un progetto - spiega il direttore artistico Michele Losi - che coinvolge sia figure del mondo scientifico, come scienziati, sia persone del mondo culturale. Radius nasce con lo sguardo rivolto a specifici territori, da qui il nome "raggio". In questi territori verrà compiuto un lavoro di ricerca scientifica e non solo, che porterà a proposte di produzione culturale divulgative diverse''. Radius vuole quindi essere un progetto che, proprio sviluppandosi dall'analisi di uno specifico territorio, mira a promuovere un cambiamento sociale e ambientale dello stesso. Per ottenere questo obbiettivo, all'interno dei territori in cui verranno elaborate le proposte culturali saranno coinvolte, oltre a figure dell'ambito artistico, anche università e professionisti del settore scientifico.
Per sviluppare il progetto il gruppo di figure coinvolte farà affidamento su una metodologia di lavoro già adottata in Olanda, Giappone, Danimarca e Norvegia che punta a "dare voce" ai contesti locali attraverso formule di storytelling, teatro, performance, arte e design. Un'esperienza analoga è già stata sviluppata in Italia nel quartiere Isola.
Negli scorsi giorni alcuni dei rappresentati delle 15 realtà coinvolte si sono ritrovati a Colle Brianza, presso la sede di Campsirago Residenza, per proseguire il lavoro di definizione di questa nuova proposta culturale. Erano presenti Matilda von Weissenberg, direttrice di "Espoo City Theatre", teatro dell'omonima città finlandese, Sjoerd Wagenaar, regista di "D:DNA" e della residenza teatrale "Doondree Camp", realtà del nord dell'olanda, Milan Zvada Záhrada del "Centrum nezávislej kultúry" slovacco e Tile von Damm ricercatore tedesco dell'istituto "PerGlobal". Figure con formazioni professionali e culturali differenti che hanno collaborato per definire il progetto Radius in chiave europea, ma con una visione comune condivisa.''Nel nostro caso - spiega Losi - il raggio ha un diametro di cinque chilometri a partire dalla cima del Monte di Brianza [sul quale Campsirago sorge]. All'interno di questo il territorio contenuto verrà mappato e studiato, si andranno a scoprire e ad analizzare le peculiarità presenti. In questo spazio sul Monte di Brianza esistono 22 comunità. Alcune riguardano zone in stato di spopolamento, altre situazioni particolari come la località di Consonno''.
Andando ad analizzare le caratteristiche peculiari di ciascuna grazie al lavoro dei professionisti coinvolti - con conoscenze che spaziano dal settore scientifico a quello culturale - verranno elaborati progetti di narrazione, spiegazione e "storytelling" delle medesime aree. L'obbiettivo è anche quello di produrre, in alcuni casi, un'analisi che sia utile ad affrontare le problematiche di spopolamento di alcune aree.
Durante lo scorso anno, per sviluppare il progetto, il direttore artistico Losi aveva avuto modo di recarsi in Olanda e in Giappone. Altra realtà coinvolte nel progetto provengono da altri stati come: Austria, Francia, Lituania, Portogallo, Regno Unito, Grecia e Slovacchia.
''Radius'' avrà una durata di almeno 4 anni, con un orizzonte di sviluppo in grado di arrivare fra il 2026 e il 2027. Nei prossimi mesi, completata la fase di definizione, sarà presentato in chiave europea per ottenere uno specifico riconoscimento e la valorizzazione nell'ambito del programma ''Creative Europe''.
L. A.