Oggiono: il Poliambulatorio diventerà Casa di Comunità (in futuro). Oggi c'è un cartello
Il poliambulatorio di Oggiono è destinato a divenire una Casa di Comunità. I centri territoriali con scopi di assistenza sociosanitaria che verranno sviluppate da Regione Lombardia nel contesto della riforma del settore, realizzata anche grazie ai fondi dell'Unione Europea erogati attraverso il Pnrr. Un cambiamento, quello a cui sarebbe destinata la struttura oggionese, che è stato confermato dalla sindaca della città Chiara Narciso: ''il nostro poliambulatorio rientra fra le strutture selezionate''.
Difficoltà di accesso alla struttura, agli sportelli, problemi di interazione con i sistemi di prenotazione, fruibilità degli spazi interni e alcuni disservizi erano stati evidenziati da molti cittadini durante un incontro pubblico con i vertici dell'ASST lecchese organizzato dal comune di Oggiono nel mese di febbraio 2020. Esattamente tre giorni prima che la pandemia causata dal virus Covid-19 iniziasse a manifestarsi in Lombardia in tutta la sua gravità, producendo gli effetti noti sul sistema sanitario.
A distanza di quattro anni da quell'incontro con l'ASST alcune criticità del poliambulatorio sembrano essere state risolte. "Dopo quell'incontro erano stati sollecitate alcune sistemazioni interne alla struttura che sono state realizzate" ha spiegato Narciso che ha aggiunto: "avevamo anche stipulato una convezione con ASST per fornire dei volontari al fine di gestire i momenti di sovraffollamento". Code e attese dovute anche alle normative di sicurezza adottate per far fronte all'emergenza sanitaria della pandemia. Nei mesi successivi il comune, non avendo la possibilità di intervenire direttamente e non avendo nemmeno responsabilità nella gestione del centro, non aveva potuto fare altro che mantenere alta l'attenzione di fronte alle criticità emerse, sollecitando ASST a realizzare interventi atti a risolverle.
Il previsto incremento graduale delle prestazioni dovrebbe adeguare il poliambulatorio oggionese alla normativa regionale delle Case di Comunità. Consentendo alla struttura oggionese di affrontare in modo più efficiente i due principali settori di intervento previsti: l'assistenza sanitaria primaria e le attività di prevenzione.
Il cambiamento sostanziale potrebbe arrivare nel 2023. L'edificio del poliambulatorio dovrebbe, grazie alle risorse messe a disposizione dal Pnrr, essere sottoposto a un intervento di ampliamento edile terminato il quale saranno resi disponibili nuovi spazi per accogliere il personale destinato a erogare i nuovi servizi. Accogliendo anche i medici di famiglia. L'ampliamento della struttura dovrebbe essere "realizzato nell'arco dell'anno" ha confermato la sindaca di Oggiono Chiara Narciso.
A individuarle è stata Regione Lombardia. All'ingresso della struttura di Oggiono, da alcune settimane ha fatto la comparsa una nuova targa che individua l'edificio quale Casa di Comunità. Al momento però, i cambiamenti sono stati minimi. Aspetto che non è passato inosservato ad alcuni utenti, ai quali la targa con la nuova denominazione non ha fatto altro che suscitare delle perplessità. In particolare, a chi è alle prese con le tempistiche d'attesa per accedere alle visite specialistiche.
Il poliambulatorio di Oggiono
Il poliambulatorio di via Bachelet, in località Bersaglio, negli scorsi anni è stato oggetto di diverse critiche e lamentele da parte dei cittadini di Oggiono e, più in generale, dell'utenza oggionese che fa affidamento ai suoi servizi.Difficoltà di accesso alla struttura, agli sportelli, problemi di interazione con i sistemi di prenotazione, fruibilità degli spazi interni e alcuni disservizi erano stati evidenziati da molti cittadini durante un incontro pubblico con i vertici dell'ASST lecchese organizzato dal comune di Oggiono nel mese di febbraio 2020. Esattamente tre giorni prima che la pandemia causata dal virus Covid-19 iniziasse a manifestarsi in Lombardia in tutta la sua gravità, producendo gli effetti noti sul sistema sanitario.
A distanza di quattro anni da quell'incontro con l'ASST alcune criticità del poliambulatorio sembrano essere state risolte. "Dopo quell'incontro erano stati sollecitate alcune sistemazioni interne alla struttura che sono state realizzate" ha spiegato Narciso che ha aggiunto: "avevamo anche stipulato una convezione con ASST per fornire dei volontari al fine di gestire i momenti di sovraffollamento". Code e attese dovute anche alle normative di sicurezza adottate per far fronte all'emergenza sanitaria della pandemia. Nei mesi successivi il comune, non avendo la possibilità di intervenire direttamente e non avendo nemmeno responsabilità nella gestione del centro, non aveva potuto fare altro che mantenere alta l'attenzione di fronte alle criticità emerse, sollecitando ASST a realizzare interventi atti a risolverle.
Il quadro più d'interesse per l'utenza della struttura resta, oggi, quello dei servizi offerti e delle relative tempistiche di accesso alle prestazioni. Se riguardo quest'ultimo aspetto non è possibile fare previsioni, in quanto strettamente dipendente dalla complessiva organizzazione del servizio sanitario regionale, sul versante dei servizi disponibili presso la struttura potrebbero, invece, arrivare cambiamenti.
Con la trasformazione in Casa di Comunità vi è la previsione di introdurre nuove prestazioni e servizi. Alcuni di questi risultano in fase di avvio a partire dal mese di gennaio di quest'anno. A riguardo, la prima cittadina oggionese ha precisato: "parliamo dell'infermiera di famiglia e dell'assistente sociale". Oltre a queste due nuove figure dovrebbe essere attivato anche lo sportello psicologico. Servizi che andrebbero ad affiancare quelli già presenti e attivi. Fra le quali - stando alle indicazioni di ASST disponibili - le prestazioni di: cardiologia, dermatologia, diabetologia, endocrinologia, fisiatria, oculistica, odontoiatria, otorinolaringoiatria, radiologia e psichiatria.
Il previsto incremento graduale delle prestazioni dovrebbe adeguare il poliambulatorio oggionese alla normativa regionale delle Case di Comunità. Consentendo alla struttura oggionese di affrontare in modo più efficiente i due principali settori di intervento previsti: l'assistenza sanitaria primaria e le attività di prevenzione.
Il cambiamento sostanziale potrebbe arrivare nel 2023. L'edificio del poliambulatorio dovrebbe, grazie alle risorse messe a disposizione dal Pnrr, essere sottoposto a un intervento di ampliamento edile terminato il quale saranno resi disponibili nuovi spazi per accogliere il personale destinato a erogare i nuovi servizi. Accogliendo anche i medici di famiglia. L'ampliamento della struttura dovrebbe essere "realizzato nell'arco dell'anno" ha confermato la sindaca di Oggiono Chiara Narciso.
L. A.