Da Casatenovo a Nibionno (passando per Molteno) il Festival della Cazoeula 2023
Sono tre i ristoranti lecchesi che partecipano all'edizione 2023 del Festival della Cazoeula. I partecipanti sono complessivamente 34 in Brianza: 8 di Cantù, 4 di Como, altri 16 in provincia di Como, 3 in provincia di Monza e 3 in provincia di Lecco. I tre lecchesi sono nei Comuni di Molteno, Nibionno e Casatenovo (clicca QUI per saperne di più).
L'iniziativa risale al 2013 per l'impegno organizzativo dell'ex sindaco di Cantù Claudio Bizzozero, che tuttora è l'animatore.
Il festival, giunto alla sua 11^ edizione, si propone di valorizzare la tradizione di un piatto gustosissimo a base di verze, costine e cotenne, un piatto da sempre caro ai brianzoli ed ai lombardi. E' in palio il trofeo "Cazoeula d'oro" che verrà consegnato al miglior piatto dell'anno, valutato dalla giuria popolare e da quella tecnica composta da chef dell'Associazione Cuochi della provincia di Como e da giornalisti.
Il festival si propone di sostenere e rilanciare la tradizione di un gustoso piatto brianzolo e lombardo che ha animato le cucine nei tempi del mondo agricolo e che merita di essere conservato anche nella società della rivoluzione industriale e della più moderna tecnologia proiettata nel futuro.
La prima serata si già svolta nel giorno di Sant'Antonio, 17 gennaio, e sino al 28 febbraio i vari ristoranti "scenderanno" in cucina per aggiudicarsi il trofeo.
L'iniziativa risale al 2013 per l'impegno organizzativo dell'ex sindaco di Cantù Claudio Bizzozero, che tuttora è l'animatore.
Il festival, giunto alla sua 11^ edizione, si propone di valorizzare la tradizione di un piatto gustosissimo a base di verze, costine e cotenne, un piatto da sempre caro ai brianzoli ed ai lombardi. E' in palio il trofeo "Cazoeula d'oro" che verrà consegnato al miglior piatto dell'anno, valutato dalla giuria popolare e da quella tecnica composta da chef dell'Associazione Cuochi della provincia di Como e da giornalisti.
I partecipanti alle varie serate saranno chiamati ad esprimere il proprio giudizio con un voto dall'1 al 10 sulla scheda fornita dal ristoratore.
Il festival si propone di sostenere e rilanciare la tradizione di un gustoso piatto brianzolo e lombardo che ha animato le cucine nei tempi del mondo agricolo e che merita di essere conservato anche nella società della rivoluzione industriale e della più moderna tecnologia proiettata nel futuro.
La prima serata si già svolta nel giorno di Sant'Antonio, 17 gennaio, e sino al 28 febbraio i vari ristoranti "scenderanno" in cucina per aggiudicarsi il trofeo.
