Barzago: crollo di calcinacci e pietre in Via Manzoni. Tre ordinanze dal Comune e una famiglia evacuata
''Questa volta la misura è colma''. Esasperazione e insofferenza. Sono questi i due sentimenti che dominavano il racconto di Mirko Ceroli, sindaco di Barzago, in merito alla caduta di massi e calcinacci verificatisi in Via Manzoni lunedì mattina intorno alle nove e venti. ''Per fortuna in quel momento non passava nessuno, altrimenti ci sarebbero stati dei feriti'' ha aggiunto l'amministratore. Il materiale proveniva dal rudere sito in Via Pirotta, di proprietà di un'immobiliare di cui nel frattempo è stato dichiarato il fallimento.
Nonostante l'edificio sia all'asta da anni, nessun potenziale acquirente si è mai fatto avanti e per questo l'area è abbandonata.
''Non appena abbiamo saputo del crollo, ci siamo recati sul posto con i responsabili dell'ufficio tecnico per le prime verifiche. In questi anni il comune è dovuto intervenire varie volte per mettere in sicurezza l'area a proprie spese. A marzo 2021, per esempio, avevamo ottenuto dal tribunale fallimentare l'autorizzazione a far entrare nell'edificio i volontari della Protezione Civile per pulire, ripristinare le minime condizioni igienico - sanitarie e disboscare le piante ormai cresciute più del dovuto'' ha spiegato Ceroli. Questa volta, però, la situazione è ben più grave, tanto è vero che sono state emanate tre ordinanze. Con la prima il tratto di Via Alessandro Manzoni tra il civico N.1/B e l'intersezione con Via Giosuè Carducci è stato chiuso al traffico veicolare e pedonale. ''È stato necessario evacuare le persone che vivono nell'appartamento adiacente alla struttura. Ad occhio nudo non sono visibili crepe ma i periti dovranno effettuare delle verifiche. Per fortuna è stato possibile ricollocare la famiglia in un appartamento situato a poca distanza e attualmente vuoto'' ha evidenziato Ceroli.
Con il terzo provvedimento, infine, il comune ordina alla proprietà di eseguire tutte le opere utili alla messa in sicurezza dell'area entro quindici giorni. ''Non sono mai intervenuti in questi anni e non credo lo faranno ora. In assenza di sviluppi, scaduti i termini dell'ordinanza intendiamo procedere all'abbattimento almeno della parte pericolante dell'edificio'' ha concluso il sindaco di Barzago. ''Non è più possibile andare avanti così, devo tutelare la sicurezza dei miei concittadini. Certo, il comune dovrà sostenere dei costi. Vorrei che qualcuno mi dicesse chi tutela l'amministrazione in una situazione come questa''.
A. B.