Sirtori: corteo con la Gibiana, poi il grande falò in oratorio

Come da tradizione, anche quest'anno gli abitanti di Sirtori hanno preso parte al Falò della Gibiana, una ricorrenza che cade l'ultimo giovedì del mese di gennaio. Proprio in questo periodo, racconta la leggenda, l'omonima strega andrebbe alla ricerca di bambini da mangiare. 

L'iniziativa, organizzata dal gruppo "Non c'è problema" con la collaborazione dell'Oratorio e del Comune, ha radunato centinaia di sirtoresi in piazza per assistere allo spettacolo.  

I contadini, aiutati dai più piccoli, hanno individuato la strega, l'hanno catturata e messa sul loro carro. Il corteo, seguito da adulti e bambini che suonavano con le pentole e i bastoni, ha poi sfilato per le strade del paese, in Via Leopardi e poi in Via Chiesa, verso l'oratorio. Ad accompagnare l'evento e a rendere l'atmosfera più suggestiva, anche le musiche suonate dalla banda "Giuseppe Verdi" di Ronco Briantino. 

Una volta giunti sul campo dell'oratorio, i contadini hanno appiccato il fuoco sulla legna accatastata e hanno calato da una fune il fantoccio della giubiana in mezzo alle fiamme, riducendolo in cenere. 
Dopo lo spettacolo del falò, i volontari hanno aperto le porte della cucina e servito gli ospiti con un piatto di risotto e salsiccia e con una fetta di pandoro e panettone, accompagnata da un bicchiere di vin brulé. 

L'iniziativa, che è stata proposta nuovamente in seguito al periodo Covid, ha riscosso grande successo e ha potuto contare sulla partecipazione di centinaia di sirtoresi. 
C.M.
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