Casatenovo accoglie la Madonna sfregiata dall'ISIS. Da don Antonio un invito ai fedeli
La messa celebrata stamani alle ore 8.15 nella chiesa di San Giorgio a Casatenovo, si è arricchita di una presenza speciale: quella della Madonna di Batnaya. La statua della Vergine sfregiata dall'ISIS in Iraq, sarà esposta fra oggi e domani nelle varie parrocchie della comunità casatese, a partire proprio da quella del ''capoluogo''.
Alcune immagini della messa di questa mattina a Casatenovo
Il parroco don Antonio Bonacina - che ha celebrato la funzione insieme a don Luciano Galbusera - ha ricordato l'eccezionalità dell'evento che coincide peraltro con la Festa della Famiglia e di San Giovanni Bosco. Nell'enfatizzare i segni che la statua porta sul volto e al braccio destro - entrambi parzialmente mutilati - il sacerdote ha invitato i numerosi fedeli a ricordare la presenza di molte forme di violenza, che non sono soltanto fisiche. Ad esempio c'è quella psicologica, altrettanto pericolosa per chi la subisce.
''Questa statua ci aiutare a pensare ai territori in cui non c'è libertà di espressione della fede e dove i cristiani sono perseguitati. Ciò deve fungere da richiamo per ciascuno di noi perchè l'autenticità della fede diventi una scelta di amore verso i nostri fratelli'' ha aggiunto don Antonio, esortando appunto i presenti a riflettere. ''A che punto noi siamo pronti a rischiare per la nostra fede? Se non ci sono problemi, sembra che il messaggio di Gesù e della Vergine siano accolti ed apprezzati: invece prendiamo coscienza che non è sempre così. Pensiamo a chi ad esempio, portando il messaggio di Dio nel mondo, mette a repentaglio la propria vita''.
Il parroco don Antonio Bonacina
Il parroco casatese ha ricordato l'interessante incontro in videoconferenza dello scorso 19 gennaio, quando i fedeli hanno potuto dialogare con don Karam Shamasha, sacerdote iracheno della diocesi di Alqosh della Chiesa Caldea. Nell'occasione era intervenuto anche Maurizio Giammusso di Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS).
La statua della Vergine è giunta in Italia proprio grazie ad una iniziava di quest'ultima realtà, la Fondazione pontificia che sostiene i cristiani perseguitati nel mondo. Era molto devastata, decapitata e mutilata, ed è stata oggetto di un restauro che lasciasse comunque intravedere gli scempi e le ferite subite dalla Madonna.
Al termine della messa di questa mattina, la statua è rimasta esposta per la preghiera personale e fino a domenica farà tappa anche nelle altre parrocchie di Casatenovo. Nel pomeriggio alle 17 sarà a Galgiana mentre domani alle ore 9 a Rogoredo, alle 15 a Campofiorenzo e infine alle 16 a Valaperta.
G. C.