Rogoredo: lo scrittore Andrea Vitali e il suo ultimo libro ''Cosa è mai una firmetta''
Lo scrittore Andrea Vitali
È uno degli scrittori italiani più prolifici ed è originario di Bellano. Andrea Vitali ha presentato il suo ultimo libro "Cosa è mai una firmetta", pubblicato nel 2022 da Garzanti, nel salone dell'oratorio di Rogoredo a Casatenovo nella serata di venerdì 27 gennaio. Nato nel 1956, Andrea Vitali è stato medico di base nel suo paese natale fino alla pensione, nonché autore di successo di svariati libri. Ha pubblicato il suo primo romanzo "Il procuratore" nel 1990 ed è stato insignito di numerosi premi letterari, l'ultimo dei quali nel 2019 è stato il Premio Giovannino Guareschi per l'Umorismo nella Letteratura.
A introdurre lo scrittore ai tanti casatesi e non accorsi alla presentazione, c'era Giovanni Cogliati, che ha parlato di alcune caratteristiche tipiche dei romanzi di Vitali, molto spesso ambientati in un'atmosfera lacustre, sempre venati di umorismo, che sanno toccare il cuore e dipingono personaggi indimenticabili. Un pensiero poi è andato alla Giornata della Memoria, che cadeva proprio lo scorso venerdì, e alle ingiustizie e al dolore che continuano a verificarsi nel mondo. Il moderatore della serata è stato Luigi Torriani, proprietario della Libreria Torriani di Canzo.
I principali due periodi in cui vengono ambientati i romanzi di Andrea Vitali sono la fine degli anni Venti oppure gli anni Cinquanta, che interessano particolarmente allo scrittore perché ancora preservati dall'arrivo della tecnologia, che "ruba tempo al rapporto interpersonale, alla chiacchiera e al pettegolezzo" ha argomentato Vitali. Oltre a questa motivazione, c'è un'inesauribile curiosità verso i quotidiani dell'epoca, i fatti di cronaca, come venivano raccontati, le barzellette e altro ancora, che spesso e volentieri si configurano come fatti che permettono a Vitali di sviluppare una nuova storia e dare vita a un nuovo romanzo.
Da sinistra Luigi Torriani, Giovanni Cogliati e Andrea Vitali
In questi periodi, personaggi umani e non, animano le storie e popolano i paesi immaginati da Vitali. Se un vecchio caseggiato fatiscente rappresenta un vero e proprio protagonista, allo stesso tempo a detta di Vitali ogni personaggio vivente impersona un luogo: il medico, come il maresciallo, come il postino "fanno parte di un'architettura fondamentale su cui il racconto si regge", e oltre ad essere persone connotano rispettivamente l'ambulatorio, la caserma e le poste. Le connessioni che ciascun personaggio si porta dietro aiutano quindi a definire meglio il loro ruolo nella storia, ha raccontato lo scrittore.
Non sono mancati riferimenti alla sua vita, alle capacità di parola e di ascolto che il medico deve sempre avere, ai modi di agire della sua generazione, all'attrito con il padre nel momento in cui dovette abbandonare la strada del giornalismo per dedicarsi alla medicina: "Al momento ci rimasi male, ma la mia considerazione nei confronti di quel fatto si è mutata di 360° con il tempo. Il giornalismo non sarebbe stata la mia strada, sarei stato un pessimo giornalista, la mia voglia di scrivere si doveva realizzare attraverso la narrazione", ha raccontato Vitali.
L'intervento della presidente della Pro Loco Rosa Adele Galbiati
Vari sono stati gli interventi del pubblico che nelle domande ha mostrato una conoscenza approfondita dei libri dell'ospite e al contempo tanta ammirazione. In conclusione, gli organizzatori hanno regalato a Vitali diversi libri sulla storia di Casatenovo. È intervenuta anche Rosa Adele Galbiati, presidente della Pro Loco, che lo ha omaggiato di un libro intitolato "Storia di Casatenovo". "L'ultima edizione risaliva al 1954 e aveva bisogno di essere rivisitata. Con un po' di studiosi locali e grazie alla casa editrice dei Conti Greppi, abbiamo ricostruito le origini di Casatenovo fino ai nostri giorni, partendo dalla posizione geografica di Casatenovo e dalla sua posizione strategica tra la provincia di Milano e i laghi", ha spiegato. A conclusione dell'intervento un ricco rinfresco è stato offerto ai partecipanti.
M. Bis.