Cassago: l'AIDO presenta gli obiettivi e i piani per il 2023

Si è tenuta negli scorsi giorni presso il Centro Civico Comunale di Oriano, l'assemblea ordinaria intermedia del gruppo AIDO di Cassago. Il consigliere Bruno Castelli ha dato una panoramica del bilancio del 2022 e ha illustrato il bilancio previsionale dell'anno appena iniziato. Tra i progetti su cui il sodalizio punterà maggiormente in questo 2023 ci sono gli eventi nelle scuole, dove i consiglieri parleranno ai ragazzi delle medie degli obiettivi dell'associazione e delle sue attività. Durante la giornata nazionale del Sì, in programma il prossimo settembre, verrà allestito invece un banchetto per la vendita degli Anthurium, attraverso cui si sensibilizzerà al dono degli organi.

I volontari del gruppo AIDO durante l'ultimo Natale di Solidarietà a Cassago

Tra le novità, una proposta della vice presidente Roberta Bodega che vorrebbe organizzare un corso di manovre salvavita pediatriche, per insegnare le manovre di soccorso ai neo genitori, agli insegnanti e a tutti coloro che ogni giorno si relazionano con i bambini nei primi anni di vita. Tutti gli iscritti al gruppo AIDO di Cassago sono stati invitati all'assemblea, tra questi erano presenti anche il sindaco Roberta Marabese e il vice sindaco Marina Fumagalli. È intervenuta anche Enrica Motterlini, vice presidente della sezione provinciale dell'AIDO di Lecco, ormai presenza costante alle assemblee cassaghesi, che ha aggiornato il sodalizio sulle questioni burocratiche, infatti AIDO è passata dall'essere una onlus ad entrare nel Terzo Settore, cambiamento che ha determinato un aumento del volume delle pratiche burocratiche da affrontare.
Infine, durante la serata si è dibattuto anche della scelta - alla donazione o meno - fatta dai parenti di soggetti di cui è stata accertata la morte cerebrale. Molte volte infatti, di fronte a questa scelta la famiglia non acconsente all'espianto degli organi, nonostante il paziente sia iscritto all'AIDO oppure abbia dato il consenso alla donazione nel suo comune di residenza. In questi casi, raccontano i consiglieri del direttivo, vince la volontà della famiglia e non viene rispettata la volontà del paziente.
''L'obiettivo è quello di far rendere conto i famigliari che una persona può salvare sette vite'', racconta la segretaria Irene Rovelli. Si tratta una questione aperta su cui l'associazione in futuro vuole lavorare di più per sensibilizzare più persone possibili.
Il mandato dell'attuale direttivo è quasi giunto al termine, infatti il prossimo anno scadrà il loro mandato. Il presidente, Pierluigi Fumagalli, è ancora incerto su una possibile ricandidatura. Dal direttivo invitano nuove e vecchie leve a candidarsi e mettere a disposizione il proprio tempo e la propria voglia di fare in vista delle prossime elezioni.
M. Bis.
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