Monte San Primo: se ne discute durante la presentazione del libro

Prosegue la battaglia contro la realizzazione di nuovi impianti di risalita e di innevamento artificiale al San Primo. Del tema si è discusso in una serata di sensibilizzazione, durante la presentazione del libro "inverno liquido", avvenuta ad Erba.
"L'evento ha ottenuto un ottimo riscontro sia in termini di partecipazione (sala conferenze gremita da un centinaio di persone) sia in termini di apprezzamento, come dimostrano i vivaci ed appassionati interventi del pubblico, che si sono svolti nello spazio dedicato al dibattito finale" raccontano da Lake Pusiano Eco Team, una delle 31 realtà che fanno parte del Coordinamento "Salviamo il Monte San Primo", promotore dell'evento di sabato 18 febbraio.

"La prima parte della serata è stata dedicata alla presentazione del libro "Inverno liquido", con uno dei due autori, Maurizio Dematteis, che ha dialogato con lo scrittore e blogger Luca Rota sul tema "La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa", raccontando cosa ne è oggi della passata stagione dello sci di massa nelle piccole e medie realtà di Alpi e Appennini, e di come si possa ripensare il turismo montano in modi ben più logici, sostenibili e al passo con i tempi - ricordano - La seconda parte della serata è stata dedicata al Monte San Primo. Innanzitutto, è stato illustrato il progetto "OltreLario: Triangolo Lariano meta dell'outdoor", contrastato dal Coordinamento "Salviamo il Monte San Primo, che prevede la realizzazione con soldi pubblici di nuovi impianti di risalita e di innevamento artificiale al San Primo, nonchè ulteriori opere, tra cui nuove piste di tubing e nuovi parcheggi. Successivamente, sono state presentate le controproposte, elaborate dal Coordinamento per una fruizione più sostenibile del monte San Primo".
Tra queste ci sono, in maniera non esaustiva: smantellare gli impianti di risalita per lo sci da discesa e per il downhill (ski-lift e bike-lift con relativi materiali, attrezzature e fabbricati); ripristinare l'ambiente naturale con interventi di bonifica e di rinaturalizzazione (con priorità alle specie vegetali di origine locale); rinforzare adeguatamente i punti di frana; ripulire e rinnovare i boschi, che sono in uno stato di abbandono e di dissesto; individuare punti di sosta là dove i sentieri si incrociano o la vista del paesaggio lo richiede, e posizionarvi panchine o tavoli da picnic di fattura semplice e robusta. Tra le contro proposte c'è anche quella di restituire le aree riqualificate dell'Alpe del Borgo ad una base agro-silvo-pastorale di piccole imprese, altamente integrate con le attività turistiche e con le associazioni del territorio ed alla frequentazione degli appassionati di escursionismo attraverso il riuso e la valorizzazione delle infrastrutture disponibili.

"La terza parte della serata è stata dedicata agli interventi del pubblico, che hanno espresso sia suggerimenti sia perplessità sulle sfide che ci aspettano e sulle opportunità che ci si offrono - commentano da Lake Pusiano Eco Team - L'obiettivo è quello di incoraggiare l'apertura di un tavolo di confronto con le Istituzioni interessate, che è stato più volte sollecitato dal Coordinamento "Salviamo il Monte San Primo" e che, recentemente, ha ottenuto un timido segnale di disponibilità da parte della Comunità Montana Triangolo Lariano, la quale ha comunicato ufficialmente (via PEC) che «... si riserva di incontrare le Associazioni Ambientaliste non appena verrà messo a punto un progetto preliminare complessivo di valorizzazione del Monte San Primo, che, ad oggi, è ancora in fase di realizzazione ...».

Nel frattempo continua la raccolta firme (petizione in forma cartacea, che ha valore legale, oltreché simbolico, contro il progetto di realizzazione di nuovi impianti di risalita e di innevamento artificiale al San Primo. Finora, sono state raccolte 650 firme.
È arrivata anche la seconda interrogazione in Parlamento, presentata dall'onorevole Devis Dori, di "Alleanza Verdi e Sinistra". Ancora prima, era stata presentata un'interrogazione del senatore barzaghese Tino Magni di "Sinistra Italiana", in cui si scriveva di un progetto altamente negativo, mentre in Consiglio Comunale a Magreglio era arrivata una interrogazione della minoranza.
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