Casatenovo: non ancora conclusi gli alloggi della caserma. A mancare i lavori in capo al Ministero, ma la situazione è ferma da anni
Alloggi al servizio dell'Arma dei carabinieri pressochè ultimati ma non utilizzabili in quanto a mancare sono alcune opere ritenute indispensabili per renderli pienamente agibili. E' quanto è emerso ieri sera in consiglio comunale dopo che il gruppo di minoranza Più Casatenovo aveva presentato un'interpellanza per ''fare il punto'' sulla questione.
Una difficoltà nei rapporti con il Provveditorato che è stata confermata anche dal sindaco Filippo Galbiati: ''le opere mancanti sono davvero poche, ma restano in capo al Ministero e la situazione non si sblocca'' ha detto l'amministratore, secondo il quale anche il noto aumento del costo delle materie prime potrebbe aver influito sulla situazione finita in stand-by. ''Noi siamo costantemente in contatto con i carabinieri e continuiamo ad insistere affinchè i lavori possano ripartire''.
In merito invece alla questione relativa alle ''risorse umane'', al momento non si ha alcuna certezza rispetto all'arrivo di nuovi militari presso la stazione di Via Bixio. Il potenziamento dell'organico, con l'innesto di ulteriori ''graduati'' era infatti l'obiettivo che aveva spinto l'amministrazione all'epoca guidata da Antonio Colombo a mettere in campo questo intervento a favore della sicurezza, che è già costato a Casatenovo 400mila euro. Il Comune si è infatti occupato a proprie spese della prima parte delle opere, del costo relativo alla direzione dei lavori e dell'allacciamento dei sottoservizi.
I lavori per la realizzazione della nuova palazzina al servizio della stazione CC di Via Bixio avevano preso il via nel 2015 e nonostante dall'esterno il fabbricato appaia praticamente pronto, non è ancora stato messo a disposizione della Benemerita. Per questa ragione il gruppo capitanato da Marco Pellegrini ha voluto portare all'attenzione dell'assise il tema per poter ottenere - in seduta pubblica - delle risposte dalla maggioranza.
Al centro il capogruppo Marco Pellegrini di Più Casatenovo
L'assessore ai lavori pubblici Daniele Viganò ha brevemente relazionato sulla questione, tracciando una sorta di cronistoria. I lavori del primo lotto dell'opera - fondazioni e tetto - a carico del Comune di Casatenovo, sono terminati nel 2015 e l'anno successivo è stata avviata la progettazione della seconda fase dell'intervento, poi realizzato grazie ad un contributo di 630mila euro ottenuto dal Ministero. Il cantiere per il completamento della palazzina (tamponamento esterno, serramenti, tavolati interni, intonaci, impianti, pavimenti, rivestimenti ed altre opere di finitura) si è concluso nel 2019. A quel punto l'amministrazione comunale ha incontrato il Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche di Lombardia ed Emilia Romagna, interlocutore sin dall'inizio, per ''fare il punto'' su alcune criticità rimaste aperte. Mancava infatti la realizzazione di un basamento in calcestruzzo, la recinzione esterna e alcune tinteggiature: opere che avrebbe dovuto realizzare l'ente legato al Ministero delle infrastrutture. Al Comune di Casatenovo invece, restava in capo la sistemazione del giardino con la posa dell'illuminazione. Nonostante l'accordo raggiunto, nulla è successo nel 2020 - complice probabilmente il Covid - ma nemmeno negli anni successivi. ''Sia nel 2021, sia nel 2022 abbiamo nuovamente contattato il Rup (responsabile unico del procedimento ndr), ma siamo ancora in attesa di una risposta'' ha detto Viganò.
La palazzina con i nuovi alloggi della caserma
In merito invece alla questione relativa alle ''risorse umane'', al momento non si ha alcuna certezza rispetto all'arrivo di nuovi militari presso la stazione di Via Bixio. Il potenziamento dell'organico, con l'innesto di ulteriori ''graduati'' era infatti l'obiettivo che aveva spinto l'amministrazione all'epoca guidata da Antonio Colombo a mettere in campo questo intervento a favore della sicurezza, che è già costato a Casatenovo 400mila euro. Il Comune si è infatti occupato a proprie spese della prima parte delle opere, del costo relativo alla direzione dei lavori e dell'allacciamento dei sottoservizi.
''Negli ultimi anni c'è stato un ricambio importante di militari, con tanti giovani arrivati nell'ultimo periodo, ottimamente coordinati dal comandante Cucciniello. Noi siamo soddisfatti della loro presenza'' ha detto il sindaco Galbiati, senza nascondere però quel che l'amministrazione si aspetta una volta completata la palazzina alloggi: una presenza ancor più massiccia dell'Arma a Casatenovo. Un tema che lo ha già visto confrontarsi con il comando provinciale; al momento tuttavia è necessario giungere al completamento dell'opera.
A sinistra l'assessore Daniele Viganò
''Insieme all'assessore siamo pronti ad insistere ancora: la parte di lavori che compete a noi, può essere fatta in qualsiasi momento'' ha aggiunto l'amministratore casatese, proponendo alle minoranze di condividere insieme i criteri di affidamento della struttura che dovranno regolamentarne l'utilizzo.
Il capogruppo di Più Casatenovo Marco Pellegrini ha proposto alla maggioranza di fare un passo ulteriore, mettendo formalmente a disposizione dell'Arma la palazzina, pur non ancora completata. A questo proposito Galbiati ha raccolto l'idea, che sarà oggetto di riflessione.
G. C.