Oggiono: prima hackathon di 24 ore rivolta ai giovani

Che cos'è un hackathon? Sostanzialmente è una maratona, che può avere una durata di più giorni, durante la quale un gruppo di persone sviluppa la soluzione a un problema. L'hackathon nasce diversi anni fa nel settore informatico, quando gli appassionati e sviluppatori di software libero provenienti da diversi stati del mondo si ritrovavano in un luogo per programmare avanzamenti sostanziali nei software che sviluppavano durante tutto l'arco dell'anno. Il termine è poi "uscito" dal suo ambito originario di appartenenza e viene ora impiegato in contesti diversi, anche non direttamente collegati all'ambito di sviluppo informatico, durante i quali prendono il via delle vere e proprie competizioni.

È proprio il caso dell'hackathon che si terrà in Villa Sironi a Oggiono fra sabato 4 e domenica 5 marzo. Ventiquattro ore durante le quali i giovani partecipanti saranno chiamati a produrre una soluzione al "problema" che gli verrà sottoposto. Quali siano i termini del "problema" è impossibile saperlo ora. Perché sarà il cuore della competizione. Ciò che è certo è che non si tratta di un vero e proprio "problema" posto in termini matematici o logici. Ma, si tratterà della richiesta di formulare una soluzione a un esigenza. L'unica informazione che gli organizzatori hanno voluto lasciar trapelare, per non compromettere la competizione, è che la "soluzione" richiesta servirà per affrontare, o meglio per far fronte, a un'esigenza di carattere "sociale".
"I ragazzi che si iscriveranno e parteciperanno saranno divisi in squadre e avranno 24 ore di tempo per realizzare un "task", un vero e proprio compito, che verrà assegnato loro poco prima dell'inizio dell'hackathon" spiega Simone Ripamonti, uno dei responsabili della comunicazione di "lakeamove" il progetto dell'Ambito lecchese entro il quale la manifestazione rientra. Organizzata grazie a più associazioni giovanili dell'oggionese e del casatese - OGVN di Oggiono, Vibes di Galbiate e Rifugio di Sirtori - la competizione lascerà "24 ore di tempo ai partecipanti, termine entro il quale dovranno consegnare il loro progetto" chiarisce Ripamonti.

Un giorno interno che i giovani dai 18 ai 25 anni potranno scegliere di passare all'interno di Villa Sironi, luogo in cui si terrà la competizione, portando con sé un sacco a pelo per dormire la notte. Sempre all'interno della villa i giovani partecipanti verranno divisi in diverse stanze dove dovranno mettersi al lavoro per affrontare la problematica sottopostagli. Troveranno del materiale cartaceo per lavorare, ma ogni squadra dovrà munirsi di almeno un computer portatile che dovrà portare da casa.
La scelta di un problema che coinvolge il mondo "sociale" è stata assunta "per sensibilizzare i giovani rispetto a quella che sarà la tematica sociale scelta e coinvolgerli direttamente in prima persona" conferma il responsabile della comunicazione di "lakeamove".
Concluse le 24 ore una commissione prenderà in considerazione i progetti elaborati ed entro una settimana nominerà la squadra vincitrice. Il gruppo riceverà mille e cinquecento euro e avrà la possibilità di realizzare materialmente il proprio progetto.
Oltre a ciò sarà coinvolta direttamente nelle fasi successive del progetto "lakeamove" che dovrebbero essere altre cinque, anche se su queste, come sulla problematica oggetto di risoluzione, regna ancora il massimo riserbo da parte degli organizzatori.

"Abbiamo già ricevuto l'iscrizione sia di singoli che di squadre" conferma Ripamonti ricordando che esistono ancora dei posti liberi disponibili, ma che il numero dei partecipanti non potrà superare una certa soglia - 50 ragazzi e ragazze - per esigenze logistiche legate alla possibilità di ospitare persone in Villa Sironi.
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