Oggiono, Avis: stabili le donazioni, si continua a cercare una nuova sede

"Ringrazio i donatori e i volontari che con il loro dono di sangue, plasma e soprattutto tempo, aiutano a salvare vite umane ed alleviare i disagi delle persone malate". Con queste parole Alessandro Viganò - presidente dell'Avis di Oggiono - ha aperto l'assemblea annuale dei soci. L'associazione dei donatori di sangue oggionese, grazie ai suoi numerosi iscritti (oltre 580 persone) è una delle più grandi del territorio. Ogni anno, da circa un lustro a questa parte, registra una trentina di nuove adesioni.

I dati relativi al 2023

La riunione dello scorso venerdì 24 febbraio è stata l'occasione per la presentazione della relazione annuale del presidente, con un bilancio delle attività dei donatori. In termini di donazioni di sangue e plasma - dato aggregato - l'andamento del 2022 è stato stabile rispetto all'anno precedente.
Complessivamente le donazioni sono state 1262 nel 2022, rispetto alle 1254 del 2021. Un dato che fa segnare un incremento minimo dello 0,62%. Numeri - quelli registrati nell'anno appena trascorso - che segnano un lieve incremento anche rispetto a quelli degli anni 2018 e 2019. Biennio in cui vennero effettuate rispettivamente 1232 e 1249 donazioni. Alla luce dei dati odierni si può affermare che il fenomeno del calo delle donazioni del 2020 sia definitivamente alle spalle. Un anno, quest'ultimo, durante il quale, a causa della pandemia da Coronavirus, vennero effettuate "solo" 1095 donazioni. "Il 2022 è stato un anno dove la pandemia è stata, non dico superata, ma siamo tornati alla quasi normalità" ha spiegato Viganò.
Per quanto concerne le sole donazioni di sangue, durante lo scorso anno 2022 sono state 1127, dato che ha fatto registrare un lievissimo decremento. Nell'anno 2021 avevano, infatti, raggiunto quota 1133. Tuttavia, vi è comunque un dato positivo.

Il presidente Alessandro Viganò

Il numero annuale di donazioni di sangue registrate durante lo scorso biennio 2021-2022 è comunque risultato superiore a quello del periodo precedente la pandemia: 1025 (2016), 1045 (2017), 1107 (2018), 1119 (2019). Nel periodo più difficile dell'emergenza sanitaria - nel 2020 - scesero a 988.
Un andamento differente lo hanno avuto le donazioni di plasma, 135 complessivamente durante il 2022, in aumento rispetto alle 121 del 2021. Durante la pandemia del 2020 erano scese a 107, mentre nel biennio precedente alla crisi sanitaria (2018 - 2019) erano state 125 e 130.
Fra i donatori più attivi vi sono le persone nella fascia di età fra i 26 e i 55 anni. In particolare, nella fascia di età fra i 46 e i 55 anni per quanto concerne gli uomini e nella fascia fra i 26 e i 35 anni per quanto riguarda le donne.
L'associazione - come ha spiegato il presidente in conclusione della sua relazione - guarda al futuro rimanendo sempre alla ricerca di una nuova sede che sia "più accogliente rispetto all'attuale".

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