Maresso: 'non posso rifiutare la chiamata di Dio'. Ai funerali della volontaria Milena Casiraghi il suo testamento spirituale

Un vero e proprio testamento spirituale. E' quello lasciato da Milena Casiraghi, la 49enne di Maresso di cui questa mattina si sono celebrate le esequie in una parrocchia a dir poco gremita per l'occasione. Del resto la chiesa dei Santi Faustino e Giovita e il vicino oratorio rappresentavano una seconda casa per la mamma e volontaria, animata da una fede incrollabile che l'ha sostenuta anche in questi anni difficili, segnati dalla lotta alla malattia.

Le immagini delle esequie di questa mattina e a sinistra Milena Casiraghi in Nino

Eppure Milena ha affrontato questo percorso a ostacoli con grande forza e speranza, senza rinunciare mai al sorriso e all'ottimismo che la caratterizzavano. Un ritratto pulito e sincero che è emerso prima della funzione funebre officiata da Monsignor Federico Gallo affiancato da una decina di sacerdoti: fra gli altri c'erano l'attuale parroco don Carlo Pirotta, il predecessore don Bruno Perego, il vicario residente a Maresso don Guido Limonta, ma anche don Andrea Scaltritti e don Emanuele Perego che in questi anni si sono occupati della pastorale giovanile della comunità missagliese.

Del resto la 49enne nel suo lungo servizio in oratorio ha accompagnato diverse generazioni di bambini e ragazzi; catechista e membro del consiglio pastorale, Milena Casiraghi ha contribuito alla formazione del gruppo Igloo, fungendo da punto di riferimento anche per i suoi coscritti che prima dell'avvio della cerimonia l'hanno ricordata come esempio di vita prezioso. E poi la testimonianza dalla chiesetta di San Domenico, in Val d'Ossola alla quale la maressese era profondamente legata, contribuendo al suo allestimento in occasione delle funzioni liturgiche.

Ma il momento più toccante della funzione è coinciso con la lettura di alcuni stralci tratti dal diario scritto di suo pugno dalla 49enne. Pagine risalenti al marzo dello scorso anno quando sembrava che la malattia le concedesse non più di due mesi di vita. ''Forse Dio sta per chiamarmi a sè'' scriveva Milena Casiraghi, rivolgendo frasi ricolme di affetto all'amato marito Marco Nino e ai quattro figli Francesca, Mattia, Federico e Gabriele. ''Non c'è stato giorno in cui abbiamo vissuto il nostro tempo separati. Ci sarà tanto dolore, ma scrivo a voi uniti perchè questa unione sia la vostra forza. Lasciarci è una prova molto dura''.

Eppure anche in quei momenti strazianti, la sua fede era rimasta salda. ''Non posso rifiutare la sua chiamata, ma il mio cuore è come quello del giovane ricco: triste'' scriveva ancora Milena Casiraghi esortando gli amati familiari a non sentirsi soli e a farsi coraggio, trovando forza nella fede. A questo proposito la mamma di Maresso ha invitato i figli e il marito a non allontanarsi mai da Gesù: ''affidatevi a lui per trovare consolazione''.

Parole scritte dalla donna quando la malattia le stava togliendo le forze fisiche, ma non il coraggio: quello non le è mai mancato. A Monsignor Gallo negli scorsi mesi dopo la confessione, aveva affidato una sorta di testamento spirituale. Lo stesso che il sacerdote ha voluto condividere quest'oggi durante la sua omelia. ''Non voleva che parlassi di lei e non posso non mantenere questa promessa'' ha detto il referente della Diocesi di Milano, ritenendo la funzione di stamani ''la conclusione cristiana di una vita cristiana''. Perchè in fondo la 49enne ''vedrà Dio''. ''Un Dio della vita, non della disperazione e della tristezza'' ha detto il religioso, esortando i fedeli ad ''andare avanti nel nome di Gesù''. Oggi per Milena Casiraghi ''si apre l'eternità con il Signore''.

In primo piano don Andrea Scaltritti, vicario della pastorale giovanile

Non erano soltanto le gocce di pioggia a rigare i visi dei tanti costretti ad assistere alla funzione dal sagrato; difficile trattenere le lacrime dinnanzi alla scomparsa di una persona che nella sua esistenza ha saputo dare così tanto alla comunità. Del resto, come ha affermato il marito Marco in un pensiero di cui ha dato lettura Mons.Gallo durante le esequie ''le anime pure e belle il Signore le vuole con sé in Paradiso''.
Per la figlia Francesca invece, la mamma era ''speciale e fantastica''. ''Grazie perchè mi hai fatto capire cosa vuol dire essere forti con i fatti: sei sempre stata sincera anche nei momenti più brutti. Grazie per essere riuscita ad essere la mamma di tutti''.

Al termine della funzione il feretro della volontaria, scortato dal comandante della polizia locale e da don Andrea Scaltritti, si è avviato in corteo verso il vicino cimitero, per l'ultimo viaggio terreno di Milena.
G. C.
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