Cassago: quasi tutte le famiglie rientrate a casa dopo il rogo nell'edificio di Via Allende
Buone notizie per gran parte dei residenti della palazzina situata al civico 12 di Via Allende a Cassago, scenario lo scorso 28 febbraio di un rogo che ne ha pesantemente danneggiato il tetto. Nelle scorse ore il sindaco Roberta Marabese ha infatti firmato una nuova ordinanza, che revoca parzialmente il contenuto del primo documento redatto all'indomani del grave episodio.
Un ritorno alla normalità dunque per i residenti che avevano dovuto trascorrere alcune notti ospitati da amici e parenti, sino allo svolgimento di accertamenti tecnici che certificassero le condizioni dell'immobile.
Ulteriori accertamenti in merito all'episodio sono tuttavia in capo ai vigili del fuoco e ai carabinieri, entrambi intervenuti ''in forze'' l'altro pomeriggio insieme agli amministratori comunali cassaghesi per gestire al meglio l'emergenza su più fronti.
Il tetto della palazzina cassaghese all'indomani del rogo
Dalla perizia presentata dal tecnico incaricato dalle proprietà immobiliari coinvolte, l'ing.Emilio Panzeri, è emerso infatti che soltanto in due degli otto appartamenti dell'edificio residenziale cassaghese, non sussistevano le condizioni di sicurezza per il loro utilizzo. Le altre sei unità abitative hanno potuto essere nuovamente occupate in quanto l'incendio ''non ha compromesso i requisiti minimi igienico sanitari e di sicurezza strutturale e impiantistica''.
Per quanto riguarda gli alloggi per i quali permaneva l'inagibilità, in uno dei due è stato nuovamente consentito l'utilizzo ''previa sistemazione della caldaia''. A questo punto resta di fatto inoccupabile l'appartamento mansardato coinvolto nel rogo, quello che ha riportato i danni maggiori; in questo caso è attesa in Comune una perizia tecnica che attesti il ripristino delle condizioni di sicurezza richieste. Solo a quel punto l'appartamento - e di conseguenza l'intero edificio - potrà dirsi pienamente agibile.
Per quanto riguarda gli alloggi per i quali permaneva l'inagibilità, in uno dei due è stato nuovamente consentito l'utilizzo ''previa sistemazione della caldaia''. A questo punto resta di fatto inoccupabile l'appartamento mansardato coinvolto nel rogo, quello che ha riportato i danni maggiori; in questo caso è attesa in Comune una perizia tecnica che attesti il ripristino delle condizioni di sicurezza richieste. Solo a quel punto l'appartamento - e di conseguenza l'intero edificio - potrà dirsi pienamente agibile.
A seguito infatti dell'intervento dei vigili del fuoco - sul posto con cinque mezzi da Lecco, Merate e Carate - era stata rilevata una situazione di pericolo poichè le fiamme avevano interessato il materiale isolante del tetto, con danni evidenti in più punti dello stesso. Di qui la decisione di diffidare l'utilizzo dell'intera palazzina, anche per effettuare i controlli necessari allo stabile nella sua globalità.
Ulteriori accertamenti in merito all'episodio sono tuttavia in capo ai vigili del fuoco e ai carabinieri, entrambi intervenuti ''in forze'' l'altro pomeriggio insieme agli amministratori comunali cassaghesi per gestire al meglio l'emergenza su più fronti.
G. C.