Rogeno: molestie olfattive, gli enti chiedono all'azienda uno studio sui contaminanti

Uno studio della dispersione dei contaminanti emessi dal camino. É quanto hanno disposto gli enti per andare a fondo rispetto alla problematica di molestie olfattive che da anni flagella la popolazione residente a Rogeno, in particolare, ma non in via esclusiva, i cittadini di Calvenzana.
Lo scorso 1 marzo si è tenuto un nuovo tavolo tecnico per il monitoraggio della situazione poiché, nonostante il completamento dei lavori di captazione da parte dell'azienda individuata come responsabile delle emissioni odorigene, non si è ancora arrivati a far cessare tali fastidiosi odori che provocano malessere, in particolare mal di testa, ai residenti del paese. I cittadini sono infatti molto preoccupati per la loro salute e continuamente chiedono di conoscere da cosa è composta l'aria che respirano. Lo avevano chiesto anche nell'assemblea che si è tenuta lo scorso dicembre ma ad oggi, ci dicono, non sono ancora giunte risposte chiare e soddisfacenti.
Al tavolo tecnico hanno presenziato tutti gli enti coinvolti nel monitoraggio: il sindaco Matteo Redaelli e il consigliere Francesco
Il sindaco di Rogeno Matteo Redaelli
Corti per il comune, Arpa Lombardia, i funzionari della Provincia di Lecco, ATS Brianza e il rappresentante dei cittadini.
In prima battuta ci si è soffermati sull'avanzamento dei lavori di adeguamento dell'impianto imposto all'azienda con provvedimento dirigenziale della provincia, mentre ATS ha spiegato la lettera dello scorso febbraio contenente considerazioni sull'indagine ambientale svolta dall'azienda con l'assistenza di ARPA, il 28 luglio dell'anno scorso.
La Provincia di Lecco ha fornito una serie di aggiornamenti sulla vicenda, in particolare modo sull'avanzamento dei lavori prescritti, ovvero l'installazione del nuovo sistema di abbattimento. "I consulenti dell'azienda hanno verbalmente comunicato che ad oggi non risultano ritardi nella consegna degli impianti necessari per la realizzazione degli interventi di adeguamento imposti (installazione entro la fine di aprile/primi giorni di maggio) rispetto alle tempistiche stabilite nel provvedimento provinciale. È stato rilevato un ritardo di tre settimane invece nella fornitura di una componente impiantistica della linea di produzione che la ditta si era impegnata a sostituire volontariamente quale ulteriore miglioramento: tale componente dovrebbe essere comunque consegnato intorno al 20 marzo".
La Provincia nel frattempo ha dato seguito "alle richieste di adeguamento proposte da Arpa su altre realtà industriali presenti nel Comune di Rogeno, a seguito di specifici sopralluoghi e sta dando corso anche a verifiche amministrative per individuare eventuali realtà prive delle necessarie autorizzazioni alle emissioni in atmosfera".
Gli uffici provvederanno poi a dare riscontro ai soggetti esponenti che hanno trasmesso recentemente ulteriori segnalazioni.
ATS ritiene necessario approfondire alcune considerazioni emerse nelle ultime relazioni delle indagini effettuate da ARPA, pertanto verranno previste ulteriori indagini ispettive nel luogo di lavoro.
"Riguardo alle possibili implicazioni sanitarie delle emissioni, riprendendo la comunicazione del 03 febbraio, per poter entrare più nel dettaglio ritiene necessario venga effettuata la valutazione della ricaduta degli inquinanti emessi dal camino sul territorio. Per fare ciò propone, come previsto dalla normativa (DGR 3018/2012), che venga chiesto all'azienda di predisporre uno studio modellistico della dispersione dei contaminanti emessi dal camino. Ritiene utile che detta attività tenga conto dei valori effettivi delle emissioni che risulteranno a seguito della messa in esercizio del nuovo sistema di abbattimento da parte dell'azienda".
ARPA ha dato "disponibilità come in passato a presidiare le fasi operative dell'indagine alle emissioni che sarà svolta dal gestore dello stabilimento (es. definizione punti di prelievo, attività di prelievo a camino inquinanti, monitoraggio olfattometrico, assistenza alle analisi), secondo un piano di campionamento che dovrà essere proposto dal gestore e validato successivamente dagli Enti partecipanti al tavolo tecnico".
Il sindaco ha proposto agli enti che tale richiesta venga avanzata già nei prossimi giorni all'azienda senza aspettare la messa in opera del nuovo impianto. "In questo modo si dà un congruo anticipo all'azienda per produrre quanto necessario senza ulteriori attese - ha dichiarato - Una volta messo a regime il nuovo impianto di abbattimento, effettuata la modellizzazione degli inquinanti, si potrà ottenere una simulazione della dispersione e la ricaduta degli inquinanti emessi dal camino e quindi dell'impatto al ricettore, che consentirà gli approfondimenti per le specifiche valutazioni sanitarie".
Gli enti hanno infine trovato un accordo: imporranno tale attività all'azienda, chiarendo che dovrà essere conclusa entro 30 giorni dalla messa in esercizio del nuovo impianto.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.