Campofiorenzo: un pomeriggio alla scoperta del poeta e religioso Jacopone da Todi

Un pomeriggio letterario e di riflessione quello che si è tenuto nel pomeriggio di domenica 12 marzo a Casatenovo, più precisamente presso il santuario mariano di Campofiorenzo.

Alcune immagini del pomeriggio presso il santuario di Campofiorenzo

L'iniziativa è stata organizzata nell'ambito del percorso culturale che coinvolge la Comunità Pastorale, il Comune e le associazioni di Casatenovo, il cui obiettivo principale è la riscoperta e l'approfondimento di un personaggio molto importante per quanto concerne la letteratura e il sacro, ovvero Jacopone da Todi. Figura di spicco del panorama culturale europeo del tredicesimo secolo, egli nacque a Todi, in Umbria, intorno al 1230 e può essere considerato uno dei maggiori interpreti della poesia francescana.

Nel corso dell'iniziativa svoltasi domenica, il primo a prendere la parola è stato don Marco Rapelli, vicario della comunità casatese, che ha introdotto il tema che sarebbe stato affrontato di lì a poco dall'esperto Claudio Peri, professore emerito dell'Università Statale di Milano e originario proprio di Todi.

"Scoprire l'itinerario artistico di Jacopo può aiutarci a guardarci dentro, alimentando anche il nostro rapporto con il divino" ha affermato in apertura don Marco. "Ogni persona vive una propria spiritualità, che non deve essere intesa come qualcosa di etereo e completamente contrapposto al materiale" ha continuato il religioso, facendo proprio riferimento a Jacopone, che nella sua vita ha riscoperto la religione scrivendo laudi in grado di attirare l'attenzione di molti studiosi.
Spazio dunque alla vera e propria "lezione" a cura del professor Peri, che è stato capace di attirare l'attenzione dei presenti condividendo con loro la grande passione che lo lega al poeta.

Come ha spiegato lo studioso, all'età di quarant'anni Jacopone da Todi visse un momento di disgusto per le ipocrisie del proprio tempo. L'eccessivo attaccamento al denaro della società del tredicesimo secolo, ad esempio, fu uno dei motivi che spinsero il poeta umbro ad avvicinarsi ampiamente alla religione, tanto da scegliere di intraprendere una vita di astinenza, facendosi frate.
Inizia così un percorso alla riscoperta dell'animo umano, del sacro e della religione in toto.
"Jacopone mise ai piedi gli zoccoli dei contadini e cominciò ad incamminarsi verso una meta incerta, affidandosi alle mani di Dio" ha affermato Peri.

L'incontro guidato dallo studioso è stato accompagnato dalla lettura delle laudi eseguita da Saverio Bari e Maria Mothè de Freitas, membri dell'associazione Piccoli Idilli con sede a Merate che si occupa della produzione teatrale, ma anche di musica e danza.
Il percorso si è snodato attraverso alcuni punti cardine di profonda crisi di Jacopone, seguiti da una vera e propria "resurrezione spirituale" che lo ha condotto all'identificazione con Gesù crocifisso.
"Jacopone ha instaurato un rapporto di amore con Dio, donandosi a Lui interamente" ha affermato il professore Peri. "La legge dell'amore è come un circuito. La parte direttamente collegata a Dio è sempre viva, ma se noi non accendiamo la nostra parte, il circuito non si attiva e la gioia non ha modo di scorrere" ha continuato lo studioso, rivolgendosi ai presenti.

Sul finire dell'incontro, poi, le laudi scelte hanno raccontato l'episodio di scomunica di Jacopone, che all'età di sessantacinque anni fu messo in prigione da Papa Bonifacio VIII per un quinquennio. Una volta assolto dalla scomunica dal nuovo Papa, Benedetto XI, Jacopone scrisse alcune laudi molto profonde, intime e ricche di pathos.
"Nel periodo finale della sua vita, il poeta visse delle identificazioni profonde con Gesù crocifisso, tanto da farlo approdare in una condizione molto complessa" ha continuato Peri.

Insomma, l'incontro ha fatto trasparire il grande interesse che lo studioso Claudio Peri nutre nei confronti di un poeta che in Italia è caduto nel dimenticatoio ma che, come ha ricordato il professore, in questi anni si sta ampiamente diffondendo tra coloro che amano ragionare di spiritualità e gustare la grande poesia.
S.L.F.
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