Annone: premio alla carriera per l’artista Paolo Polli dal museo MIIT e Italia Arte

Encomio al maestro Paolo Polli. Il noto artista di Annone Brianza ha ricevuto domenica 12 marzo, un premio alla carriera dal Museo MIIT e Italia Arte che gli ha consegnato un attestato "per gli importanti meriti e riconoscimenti artistici conseguiti in tutto il mondo nell'ambito della scultura contemporanea e per la ricerca e sperimentazione condotta su materiali e stili con professionalità, passione e profonda conoscenza del mestiere e delle tecniche, spaziando con raffinata cultura e personalità tra la visione onirica e il reale".
L'artista Polli, nato in Brianza, ma conosciuto a livello internazionale, ha arricchito con numerose opere d'arte il nostro territorio e si è dimostrato sempre alla ricerca di avanguardie all'interno del ricco panorama artistico contemporaneo. Ha cominciato da autodidatta, esponendo all'oratorio del suo paese natale fino a far accrescere gradualmente la sua notorietà. Agli inizi, da circa il 1970 e per un decennio, si è dedicato a opere pittoriche figurative, fino agli anni '90, quando è passato a grandi interpretazioni simbolico-surrealiste. Fino al 2006 ha realizzato paesaggi con acrilici. Nei primi anni Ottanta ha esordito, nella veste di successore di Paolo Cattaneo, come insegnante della scuola professionale di disegno Renzo Colombo di Oggiono.

A destra l'artista Paolo Polli

A seguito di un percorso di maturazione professionale e umana, intorno ai 40 anni, Polli ha anche frequentato un corso di tre anni di "restauro e diagnostica del restauro" sull'antico e sull'Ottocento presso Bianca Bodini Bruno a Milano. L'artista si è avvicinato alla scultura un po' più tardi, dopo aver frequentato, per parecchi anni, alcuni amici a Cantù che erano specializzati nella lavorazione del legno. Dopo aver conosciuto e imparato a lavorare i materiali di base, passando dal bronzo all'ottone, dal legno al marmo, la sua determinata volontà di ricerca lo ha portato ad avvicinarsi a materiali nuovi. La scultura è così diventata un'altra grande passione: ha realizzato sia bassorilievi e i tuttotondo di concezione classica, sia le sculture pubblicitarie e le cosiddette "opere ambientali da esterno", sculture innovative di alto contenuto espressivo e di grandi dimensioni come il Monumento All'Uomo realizzato nel 2004 e costituito da sette elementi per un'altezza di 6 metri.
Nel suo curriculum, l'artista vanta esperienze di tutto rispetto. A gennaio 2013, Paolo Polli è stato invitato in Cina a prendere parte all'Asian Art Expo. Ha fatto parte di una giuria che ha selezionato, tra circa settecento artisti, una quarantina di opere che verranno esposte in autunno al Salon d'Automne di Parigi. Un compito simile l'aveva già ricevuto a Mosca nel 2008.
Professionista di rilievo internazionale è stato insignito nel 2014 a Milano, nel Teatro del Verme, della "Stella al Merito Sociale" e nella carriera si è distinto per alcune attività: fra questa val la pena citare la presenza alla Biennale di Venezia, un allestimento al Museo Mit di Torino e la scultura di Stefano Casiraghi, campione d'offshore e marito di Carolina di Monaco, perito in gara.
Tra le personali principali ricorda la Biennale internazionale di Firenze, l'esposizione nello spazio espositivo "Neutrino" a Lione, le mostre a villa Carlotta, a villa Monastero e a villa Serbelloni a Bellagio. L'annonese ha poi ottenuto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui una medaglia d'oro dal comune di Tuenno, in Trentino.
Il direttore Italia Arte e Museo MITT Torino, Guido Folco, commenta così la sua opera: "Nulla risulta più difficile nell'arte della raffigurazione o interpretazione dell'immensità dell'universo. I lavori di Paolo Polli testimoniano con vigore questa ricerca espressiva, sia nelle opere di piccola e dimensioni, sia in quelle monumentali, autentica cifra stilistica dell'autore brianzolo. Leggerezza e forza sono elementi primari delle sue opere progettate, modellate, plasmate dall'idea Primigenia alla forma

L'attestato conferito all'artista
complessa di linee e volumi. L'artista delimita lo spazio con linee sinuose, vette inaccessibili, bagliori di luce e nei materiali contemporanei o antichi, come il bronzo o il cortèn, alluminio o ferro ricava e libera con potenza l'energia atavica dell'uomo e del mondo".
Due le componenti presenti nelle sue sculture, secondo il direttore: "Innovazione e tradizione si sposano nelle sculture di Paolo Polli perché il maestro non rinnega classicità e storia, ma le interpreta alla luce della sua formazione sperimentale contemporanea. Il monumento all'uomo, la madonna della vela, il polmone del mondo sono visionarie utopie di salvezza, tributi alla sacralità della vita, all'intelligenza e al progresso dell'uomo, alla bellezza e all'equilibrio universale del mondo, un uomo-artista concreto e senza fronzoli, promotore di un'estetica etica per cui la bellezza formale assume valenza di metafora di interiore e spirituale culturale. Costante e profondo è lo studio di Paolo Polli sull'interazione tra opera e ambiente, tanto da renderlo uno dei più affermati autori di land art, con istallazioni dall'eccezionale impatto visivo e dell'armoniosa coesistenza strutturale con la natura.
La luce diventa fondamentale per leggere compiutamente le sue sculture, sia naturale, che accarezza le superfici riflettendo l'esteriorità, sia quella posizionata sapientemente per valorizzare elementi plastici dei gruppi scultorei. Esaltando le linee di forza, contrappunti, le ritmate sequenze di vuoti e pieni l'artista crea un alfabeto visivo che parla direttamente al cuore dell'osservatore".
Il critico d'arte Silvano Valentini, a proposito della sua arte estrema, ha affermato: "Le nuove opere di Polli, dai valori estetici sempre molto alti e pur senza mai attingere direttamente all'astrazione o al concettuale, si vanno gradualmente ma anche decisamente smaterializzando, spiritualizzando, non in senso propriamente religioso ma in quanto l'artista sa cogliere, della realtà rappresentata, la più intima e più profonda essenza. Sullo sfondo rimane sempre quantomeno un residuo di figurazione, alla quale l'artista rimane, nonostante tutto, ancora tenacemente attaccato, ma su di essa va a insistere in modo sempre più prepotente un getto di colore del tutto gestuale, con una forte componente cioè, anche se non unica, di automatismi inconsci, e dagli esiti chiaramente e piacevolmente informali. Un Paolo Polli determinato e coraggioso, questo dell'arte "estrema" o "esasperata", come lui stesso ama definirla, che non ha esitato a mettere a soqquadro una collaudata visione del mondo per sperimentare nuovi approcci artistici, come in realtà dovrebbero fare tutti, e intraprendere così una nuova e più stimolante fase creativa".
M.Mau.
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