Oggiono: il 21 lo spettacolo teatrale ''Un giorno tre autunni''

La mafia che uccide e le figure di tre donne rimaste vittime della violenza mafiosa. In modo differente, perché madri, mogli o figlie. Madri come Felicia Bartolotta madre di Peppino Impastato. Mogli come Francesca Morvillo, moglie di Giovanni Falcone. Figlie come Rita Atria, testimone di giustizia.
La loro storia sarà al centro dello spettacolo teatrale "Un giorno tre autunni" che l'amministrazione comunale di Oggiono proporrà - in collaborazione con l'Istituto scolastico Bachelet - il prossimo martedì 21 marzo.
"È un'iniziativa che verrà realizzata in occasione della Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie" spiega Giovanni Corti, assessore alla cultura ìdi Oggiono. "Rivolgeremo questa proposta teatrale a tutti i cittadini della nostra comunità per ricordare le figure importanti di queste tre donne e come la mafia sia un fenomeno che pensiamo lontano, ma che in realtà ci accorgiamo essere sempre più vicino di quello che si pensi. Presente anche nei nostri territori, perché la mafia si sposta e compare là dove c'è la possibilità di commettere reati attraverso guadagni illeciti".

Ricordare le vittime di mafia nella giornata del 21 marzo, attraverso il ricordo delle storie di alcune donne rimaste vittima, è anche un modo per riflettere sulla figura della donna nella società odierna. "Questa iniziativa arriva dopo l'8 marzo, con la quale però si "raccorda" parlando proprio della storia di alcune donne e dell'importanza delle loro figure, ricordandoci come la giornata internazionale della donna, e della promozione dei suoi diritti, debba essere tutto l'anno e non solo un giorno".
Lo spettacolo "Un giorno tre autunni" di Giuseppe Adducci andrà in scena a partire dalle ore 21 presso il PalaBachelet e sarà completamente gratuito. Durante la serata gli attori protagonisti, Cosetta Adducci, Virginia Adducci e Olga Bini offriranno anche l'occasione di un confronto con il pubblico, rispetto alla tematica trattata.

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