Cassago: lutto per Matteo Carozzi spentosi a soli 30 anni. Il dono degli organi il suo ultimo gesto

Una corona di fiori dedicatagli dagli ''amici del parchetto''. Una chiesa gremita. Ma soprattutto lo stendardo dell'Aido, a sottolineare il dono della vita, seppur in una circostanza al contrario tragica come del resto è la morte, tanto più se sopraggiunge in giovane età.
Matteo Carozzi se ne è andato a soli trent'anni, quasi in punta di piedi. Eppure la sua scomparsa improvvisa avvenuta negli scorsi giorni non è passata sotto traccia, anzi: in tantissimi hanno infatti presenziato nel pomeriggio odierno ai suoi funerali, officiati nella chiesa dedicata ai Santi Giacomo e Brigida a Cassago.
C'erano gli amici, i familiari, gran parte della comunità cassaghese e tutti coloro che in questi anni Teo lo avevano conosciuto. Del resto era molto facile vederlo passeggiare per le strade del paese, spesso accompagnato dal suo cane; altrettanto frequente era lo scambio di due parole o di una battuta.

L'uscita del feretro dalla parrocchiale e in primo piano don Giuseppe Cotugno, parroco di Cassago

Un ragazzo cresciuto in paese, che qui aveva coltivato le sue amicizie e le sue passioni, come quella per il calcio, come ha ricordato nella sua omelia Padre Giuseppe, tratteggiandone il percorso di vita sin dal battesimo. Un'esistenza a tratti certamente in salita, ma culminata in un gesto importante. Manifestando il suo assenso alla donazione, in occasione del rinnovo della sua carta d'identità, i genitori hanno potuto acconsentire all'espianto dei suoi organi. Un gesto semplice ma importante, grazie al quale Matteo (o meglio Teo, come tutti lo chiamavano a Cassago) donerà vita.
Non a caso dunque la funzione officiata nel pomeriggio odierno si è chiusa con la preghiera del donatore, elemento peraltro evidenziato dal sacerdote nella sua omelia, dopo averlo appreso dai genitori Gianpiero e Rosaura. A loro quest'oggi e nei giorni scorsi - così come alla sorella Federica e ai parenti più stretti - è andato l'affetto e il sostegno di tante persone.

Del resto anche il parroco don Giuseppe Cotugno, sul finire della messa, ha evidenziato questo aspetto: la presenza di moltissimi fedeli intervenuti per l'ultimo saluto al trentenne. Un segnale importante, di consolazione - seppur piccola - di fronte ad una morte inaspettata e occorsa all'improvviso, per cause naturali; decine e decine di persone questo pomeriggio si sono strette intorno alla famiglia Carozzi e in particolare a mamma Rosaura, impegnata da anni a favore della comunità, già sindaco e attualmente consigliere comunale tra le fila dell'opposizione. E a giudicare dai volti solcati dalle lacrime di molti fra i presenti, un segnale del suo passaggio terreno Matteo lo ha certamente lasciato. ''Non muore mai chi vive nel cuore di chi resta'' diceva Ugo Foscolo, frase richiamata dai familiari sulle epigrafi esposte ieri per annunciare la scomparsa del congiunto.
G. C.
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