Sirtori: le autorità ricordano le vittime del Coronavirus con una pianta

Un momento molto sentito quello che si è tenuto nella mattinata di sabato 18 marzo a Sirtori, presso il cimitero comunale situato in Via Ceregallo.

Le autorità e i volontari intervenuti alla cerimonia di questa mattina a Sirtori

Alla presenza del primo cittadino Matteo Rosa, di alcuni colleghi di maggioranza e opposizione, l'amministrazione comunale ha voluto celebrare la Giornata Nazionale in memoria delle vittime del Coronavirus, istituita dallo Stato con la data simbolica del 18 marzo. Quel giorno di tre anni fa infatti, a Bergamo i camion dell'Esercito trasportavano centinaia di bare di defunti a causa del virus.

Da sinistra don Renato Cameroni, la consigliera Elisa Sarracino e il sindaco Matteo Rosa

Intorno alle 9.30 le autorità si sono ritrovate nei pressi del cimitero. Oltre ai membri dell'amministrazione erano presenti anche il parroco don Renato Cameroni, i Carabinieri del Comando di Cremella (con il maresciallo Ezio Riboldi) e alcuni membri dell'associazione Aves e del gruppo Alpini.
La cerimonia è stata aperta dalle parole del sindaco Rosa, emozionato per la presenza di alcuni concittadini così come delle autorità, che hanno reso ancor più solenne il breve ma sentito momento.

"Quella dei camion che trasportano i feretri fuori dalla città di Bergamo, è un'immagine che resterà sempre impressa nella mente di tutti, una delle più tristi della storia italiana" ha affermato il primo cittadino in apertura. "Al dolore del lutto improvviso si è aggiunto quello, ancora più straziante, di non poterlo vivere ed elaborare a causa dell'assenza di celebrazioni funebri" ha continuato Rosa, prima di condividere con i presenti la decisione di piantumare un piccolo albero che possa essere una memoria viva, soprattutto per coloro che non hanno avuto modo di abbracciare i propri cari per l'estremo saluto.

Spazio dunque alle parole della consigliera Elisa Sarracino, che ha richiamato le parole pronunciate dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della ricorrenza. "In questa Giornata rinnovo sentimenti di partecipazione al dolore dei familiari delle vittime e nello stesso tempo esprimo riconoscenza a quanti hanno contribuito a contenere un pericolo così grave, improvviso e pervasivo, tale da mettere a repentaglio la salute pubblica globale".

Sul finire della celebrazione, la parola è passata a don Renato Cameroni che ha benedetto la pianta e ricordato tutti coloro che sono venuti a mancare a causa della pandemia.
S.L.F.
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