Oggiono: Chiara Ratti e Francesca Fariello presentano ''Cibo supersonico''

La Biblioteca Civica Franco Pirola, in collaborazione con il Comune di Oggiono, ha ospitato Francesca Fariello e Chiara Ratti per il terzo appuntamento di Incontri a km ''0''. Nel pomeriggio di sabato 25 marzo le due scrittrici hanno presentato ''Cibo supersonico'': non solo un libro di ricette, ma un'opera molto più ampia, che tocca diversi temi attuali.
Le due autrici, attraverso la loro storia d'amore e un percorso culinario di ricette a base vegetale, hanno affrontato sotto due punti di vista - in modo delicato e, allo stesso tempo, diretto - la sostenibilità, il mondo e il corpo femminile, la malattia, la sessualità e il genere non più come tabù, ma come argomenti che dovrebbero riguardare la vita e la sensibilità di ognuno. Per proporre queste tematiche, hanno mostrato che la cucina vegetale può essere l'elemento che coniuga e interseca tutti questi temi che sembrano, in apparenza, diversi e distanti tra loro.

Francesca Fariello e Chiara Ratti con l'assessore Giovanni Corti

''Il titolo - ha raccontato l'assessore all'istruzione e alla cultura, Giovanni Corti - mi aveva un po' spiazzato e, in verità, non mi attirava molto poichè pensavo che fosse semplicemente una sorta di ricettario. Quando ho letto il libro invece, mi ha colpito molto scoprire che si parla di tanto altro. C'è una vera e propria storia, rimpallata tra Francesca e Chiara, un progetto supersonico''.
Proprio nell'introduzione del libro, le due giovani scrivono: ''noi volevamo un libro pop, un libro che fosse per tuttə e che potesse rappresentare tuttə. Un libro che contenesse gli ingredienti principali della nostra storia d'amore, ma anche quelli per ricreare le vostre ricette. Volevamo che fosse semplice, che filasse liscio, ma poi abbiamo capito che invece la realtà è un gran casino: mentre succede una cosa ne sta succedendo un'altra e un'altra ancora''.
''Quando Rizzoli si è avvicinato a noi - ha preso parola Francesca - ci ha chiesto di scrivere un nuovo libro di cucina: a quel punto mi sono chiesta se davvero servisse un altro libro di ricette. Per questo, abbiamo deciso di prendere la palla al balzo dato che si tratta di una grande casa editrice, che sicuramente ci avrebbe aiutate nella distribuzione. Abbiamo sfruttato questa richiesta come escamotage per riuscire a descriverci e a raccontarci su ampia scala rispetto a quello che già facciamo da tempo sui social. Come si legge nell'introduzione, il libro si può quindi definire pop, come si può vedere anche dalla copertina rosa, ma in realtà noi lo definiamo rock perché è un genere che scuote la coscienza delle persone. Non tutti sono sensibili allo stesso modo verso una questione particolare, ma noi eravamo convinte che, mettendo la nostra personalità e il nostro vissuto, avremmo stimolato la coscienza delle persone perché avremmo parlato di amore tra due donne nel 2023, visto ancora come qualcosa contro natura e per cui bisogna ancora manifestare. Tutto questo, insieme alla cucina vegetale, che rappresenta un esempio di presa di consapevolezza del mondo privilegiato in cui viviamo, in cui possiamo rinunciare anche a un piatto ricco per poter impattare meno o con minor crudeltà sull'ambiente''.

Infatti, come ha specificato anche l'autrice, la copertina rosa, in cui emerge anche la complicità tra le due ragazze, potrebbe far avvicinare i lettori, per caso, con l'aspettativa di leggere un semplice ricettario, per poi rimanere commossi di fronte a una storia d'amore, messa a dura prova dalla malattia, che ha portato ad affrontare circa venti chemio e la decisione da parte di Francesca di non ricostruire il seno che ha perso, definendosi in questo modo ''asimmetrica''.
''Secondo me - ha raccontato Chiara - ci siamo trovate nel momento giusto e quando abbiamo scoperto della malattia stavamo insieme da soli sei mesi. Nonostante questo siamo rimaste sempre insieme. Riguardo al corpo, non ho mai pensato di dover mettere parola sul corpo della mia compagna e, per me, l'amore è proprio questo, cioè fregarsene delle imperfezioni e delle cicatrici perché la cosa più importante è che lei sia viva. Quando lei mi ha parlato della sua decisione, io le ho detto che era una domanda che doveva rivolgere a se stessa e non a me perché è il suo corpo e deve essere libera di decidere lei come vuole essere''.

Le due giovani, in merito a questo punto, hanno sottolineato che in Italia il 60% delle donne decide di non ricostruire il seno e, per questo motivo, hanno ricordato quanto sia fondamentale parlare di prevenzione.
In seguito alla scoperta delle loro esperienze di vita, sia come singolo sia come coppia, e del loro pensiero riguardo a temi caldi e attuali, le giovani si augurano che, con il loro impegno sui social e il loro lavoro, il libro riesca a coinvolgere un ampio riscontro da parte di persone di tutte le età.

V.I.
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