Bulciago: ladri rubano arredi e cimeli alla sede del G.A.M.B.

Sono entrati nella sede di Via Roma 10 nella notte tra il 28 e il 29 marzo, portandosi via piccozze, imbraghi, corde, bevande, un estintore, la macchinetta del caffè, bombole del gas, posate e tanto altro ancora. È stata esposta contro ignoti la denuncia per il furto subito dall'associazione G.A.M.B. - Gruppo Amici della Montagna di Bulciago la scorsa notte.

Un volontario si è accorto nella mattina di mercoledì 29 marzo che c'era qualcosa fuori posto nella baita sede dell'associazione: il lucchetto e il catenaccio del cancello non erano al loro a posto e, percorso qualche passo, si è reso conto che l'intera baita era stata messa a soqquadro. "Per portarsi via tutta questa roba devono essere venuti con un furgone", ha commentato la presidente dell'associazione Stefania Molteni, incredula davanti a un furto di questo tipo.

Probabilmente i ladri conoscevano bene l'associazione e la sede. Hanno potuto quindi agire indisturbati senza impensierire nessun cittadino. "Ci hanno rubato anche gli archivi, con indicati i nomi degli iscritti nei quasi quarant'anni di associazione", ha continuato la presidente Molteni.

Nella giornata di mercoledì 29, Chiara Casiraghi, consigliere comunale e membro attivo del G.A.M.B., ha censito in due pagine tutti gli oggetti che mancavano dalla sede. Fortunatamente, qualche cimelio di valore affettivo ed economico è rimasto in sede. "Si tratta di sicuro di una cosa organizzata, sapevano dove andare", ha concluso Stefania Molteni.

L'associazione ha informato i soci e i cittadini dell'accaduto tramite un post Facebook in cui si legge il profondo dispiacere per il furto subito. "Il grande valore di quanto sottratto è ampiamente superato dalla meschinità degli individui che hanno colpito un'associazione che lavora per far conoscere il patrimonio naturale e montano della nostra regione e che da quasi quarant'anni educa bambini, ragazzi e adulti alla valorizzazione naturale e culturale del patrimonio montano", recita il post sulla pagina Facebook dell'associazione.
M. Bis.
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