Cassago chiama Chernobyl: altri tir carichi di aiuti (tra cui letti ospedalieri) in Ucraina

Non si ferma la solidarietà dell'associazione Cassago chiama Chernobyl. Lo scorso giovedì, dalla sede logistica di Olgiate messa a disposizione come di consueto dal socio Aleandro Bonanomi, è partito il secondo tir carico di derrate alimentari destinate all'Ucraina.

I volontari di Cassago chiama Chernobyl durante le operazioni di carico dei tir partiti alla volta dell'Ucraina

Insieme ad una prima spedizione, risalente alla settimana prima, il sodalizio presieduto da Armando Crippa ha inviato 25 tonnellate di alimenti, già in fase di distribuzione alle popolazioni locali messe in ginocchio dal conflitto con la Russia, che a distanza di oltre un anno, non sembra destinato a cessare.
''La generosità è stata davvero grande'' le parole del numero uno di Cassago chiama Chernobyl, che ha voluto evidenziare la risposta positiva del territorio e di tutti coloro che ancora una volta hanno detto sì all'appello lanciato dall'associazione.

Fra le fotografie che giungono dall'Ucraina c'è anche quella inviata da Cristina, una ragazza ospite per anni del sodalizio cassaghese. L'immagine ritrae un invitante e gustoso piatto di pasta cucinato con i prodotti arrivati dal nostro Paese. ''Con gli aiuti che abbiamo spedito, dopo tanto tempo Cristina è riuscita felicissima a cucinare un piatto tipico nostro che ha imparato da noi in Italia. Ha utilizzato prodotti che abbiamo spedito: la nostra pasta ha fatto il sugo con tonno, passata di pomodoro e olive'' ha commentato Armando Crippa.

Armando Crippa con Cristina e accanto la pasta cucinata con i prodotti italiani

Oltre agli alimenti, sono stati inviati in Ucraina gli oltre cento letti (114 per la precisione) dismessi dagli ospedali di Lecco e Merate, che il sodalizio si è aggiudicato nei mesi scorsi grazie ad un bando regionale. ''Saranno destinati al presidio sanitario di Koryukivka'' ci ha detto Crippa, citando il nome del primario dottor Pyvorar Sehii, con il quale negli ultimi tempi si è riusciti ad instaurare un ottimo rapporto all'insegna della collaborazione.

Fra le decine e decine di letti, perfettamente funzionanti, ne figurano cinque elettrici con una pesa specifica per i dializzati: un dono davvero gradito dunque, quello inviato da Cassago chiama Chernobyl, che consentirà di migliorare il livello del servizio sanitario offerto alla popolazione locale.

Lo smistamento degli aiuti a favore delle popolazioni di Bakhmut grazie alla Fondazione Pro Infanzia

Nei due carichi recentemente partiti alla volta di Chernihiv vi erano anche indumenti, prodotti igienici e un potente generatore di corrente per la scuola del villaggio di Voznesenk. Se per il momento infatti, la situazione della regione di riferimento per il sodalizio cassaghese, appare fortunatamente tranquilla, c'è da registrare una novità. A Chernihiv sono infatti arrivati i profughi provenienti dalla città di Bakhmut: a loro dunque, verranno consegnati gli aiuti inviati dalla Brianza.

''Tutto quello che abbiamo raccolto grazie al sostegno di parecchi comuni, fra cui Imbersago e Lomagna e di molti altri volontari di diversi paesi che hanno aderito, è giunto a destinazione. Ora c'è bisogno però di un grande sforzo diplomatico per porre fine a questo massacro. Noi continueremo a far sentire la nostra vicinanza e la nostra solidarietà alla popolazione ucraina'' ha aggiunto Armando Crippa, ribadendo l'intenzione di consegnare appena possibile, altre due ambulanze dismesse da altrettante associazioni di soccorso e donate a Cassago chiama Chernobyl.

Fra i destinatari dei pacchi di aiuti alimentari e prodotti igienici figura anche il villaggio di Zamglay, nella provincia di Repkiy, poichè è forte il rapporto che lo lega al sodalizio cassaghese; molti bambini provenienti da questa zona dell'Ucraina nel corso degli anni sono riusciti a raggiungere l'Italia grazie al progetto delle vacanze terapeutiche. Fra loro anche Svitlana, in Italia da molti anni ormai, presso la famiglia Ravasio; studentessa universitaria, la giovane ora fa anche parte del direttivo.

Un'iniziativa - quella dell'accoglienza - che Cassago chiama Chernobyl intende portare avanti qualora la burocrazia lo dovesse consentire, sulla scorta di quanto già avvenuto durante le vacanze di Natale e la scorsa estate.
G. C.
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