La poesia di Umberto Colombo/18: ''a Pasqua vi porgo un fiore speciale''
Domani, domenica 9 aprile, si celebra la Santa Pasqua, la festa del Cristianesimo che celebra la Risurrezione di Gesù Cristo, che ha sconfitto la morte e salvato l'umanità dal peccato originale. Si tratta di una ricorrenza che non ha una data fissa: viene fissata la domenica successiva alla prima luna piena dopo l'equinozio di primavera: comunemente si dice "bassa" quando cade a marzo o a inizio aprile come quest'anno e "alta" quando viene fissata ad aprile inoltrato.
Trattandosi di una festa mobile, da essa dipendono le date di altre celebrazioni collegate, come la Quaresima, la Settimana Santa, l'Ascensione, la Pentecoste.
Trattandosi di una festa mobile, da essa dipendono le date di altre celebrazioni collegate, come la Quaresima, la Settimana Santa, l'Ascensione, la Pentecoste.
Il nome Pasqua deriva dal greco: pascha, a sua volta proveniente dall'aramaico pasah, con il significato di "passare oltre", ovvero il "passaggio". Per gli ebrei indica il passaggio attraverso il mar Rosso dalla schiavitù d'Egitto alla liberazione, mentre per i cristiani assume un altro significato: è la festa del passaggio dalla morte alla vita di Gesù Cristo.
In virtù dell'imminente festività, Umberto Colombo ha creato una poesia che non si veste del significato cristiano, ma è un omaggio gentile a tutti, anche ai non credenti. Si tratta di un fiore, la rosa, la cui bellezza e delicatezza ci viene ricordata a parole. Il dono di un fiore si rivolge a tutti, con l'augurio che porti con sé armonia e gioia.
Per Pasqua vi porgo un fiore speciale
una rosa, bella, spumeggiante
radiosa, orgogliosa, profumata
importante, vogliosa, arrogante
imperiale, ariosa, gentile e beata
schiusa al bocciolo, di grazia cortese
di voglia infinita in prospera sede
da garbo all’insieme, non vuole pretese
ma spira soltanto amore per fede
che bella è la rosa, di vario colore
dal bianco al turchese, dal giallo al vermiglio
dal rosa al viola e dallo sfumato in fiore
è un segno d’amante lontano anche un miglio
la gioia trasmette, amplifica il cuore
corrompe e disgela il pensiero più nero
rifugge il dolore, trasmette l’amore
da spazio alla vita ed è un dono sincero
la rosa in grazia sta dentro al pensiero
colui che la manda ne spera il ritorno
da un bacio baciato nel sogno più vero
in così tanta armonia che gira all’intorno
Umberto Colombo
una rosa, bella, spumeggiante
radiosa, orgogliosa, profumata
importante, vogliosa, arrogante
imperiale, ariosa, gentile e beata
schiusa al bocciolo, di grazia cortese
di voglia infinita in prospera sede
da garbo all’insieme, non vuole pretese
ma spira soltanto amore per fede
che bella è la rosa, di vario colore
dal bianco al turchese, dal giallo al vermiglio
dal rosa al viola e dallo sfumato in fiore
è un segno d’amante lontano anche un miglio
la gioia trasmette, amplifica il cuore
corrompe e disgela il pensiero più nero
rifugge il dolore, trasmette l’amore
da spazio alla vita ed è un dono sincero
la rosa in grazia sta dentro al pensiero
colui che la manda ne spera il ritorno
da un bacio baciato nel sogno più vero
in così tanta armonia che gira all’intorno
Umberto Colombo