Da Nibionno a Oxford: in uscita il libro di Giulia Frigerio sull’archeologia cognitiva

Oggi è Assistant Lecturer alla University of Kent in Inghilterra, dopo una laurea triennale in Lettere Classiche all'Università degli Studi di Pavia, un master di specializzazione in Archeologia alla Oxford University e un dottorato di ricerca in Archeologia Cognitiva alla University of Kent. È una parabola ascendente quella di Giulia Frigerio, classe 1995, cresciuta a Nibionno e dal 2017 trasferitasi in Inghilterra, dove sta costruendo la sua carriera accademica nel campo dell'archeologia cognitiva.

Giulia Frigerio a Canterbury

Proprio da oggi, venerdì 14 aprile, è possibile preordinare il libro tratto dalla sua tesi di dottorato, discussa nel gennaio 2022, dal titolo: "A Cognitive Analysis of the Main Apolline Divinatory Practices", edito da Routledge e disponibile dal prossimo 5 maggio.
La giovane nibionnese si è trovata subito a suo agio nelle terre oltremanica, fin dal 2016, quando - grazie al programma europeo Erasmus - ha passato un periodo all'università di Canterbury e ha potuto toccare con mano uno stile di vita e un sistema accademico completamente diversi da quelli sperimentati in Italia.

Delfi, in Grecia, scenario delle ricerche della studentessa nibionnese

"Qui sei incentivata ad avere una tua opinione e ti senti libera di poterla esprimere, tanto che nelle lezioni-seminario si creano dei momenti di dibattito tra professori e studenti assolutamente liberi. Un altro aspetto che mi aveva colpito è che in Inghilterra l'università si occupa della tua formazione a 360 gradi; non si tratta solo di conoscenza, ma puoi frequentare corsi, imparare lingue, sport, coltivare hobby e lo puoi fare interamente all'interno del campus a prezzi molto convenienti", comincia a raccontare Giulia, ricordando i suoi primi passi nel sistema accademico inglese.

 

Nonostante una buona sintonia di base, alcuni momenti l'hanno messa a dura prova, soprattutto quando si è dovuta inserire in un ambiente iper-competitivo come quello di Oxford: "Sono molto grata a Oxford, sicuramente è stata una rampa di lancio per la mia carriera e il mio PhD (Philosophiae Doctor N.d.R.) in archeologia cognitiva, d'altra parte mi sono scontrata con un ambiente competitivo che mi ha portato poi a scegliere un'altra università per il dottorato".

È proprio in Inghilterra che Giulia Frigerio si avvicina all'archeologia cognitiva, una branca interdisciplinare che applica al campo dell'archeologia metodologie e schemi tipici delle neuroscienze e della psicologia. ''Quello che ho fatto con il dottorato è stato ricostruire i processi cognitivi che la mente dei pellegrini e del profeta subivano durante il rito religioso greco; questo attraverso reperti materiali, come l'architettura del tempio e il paesaggio. Si tratta di uno studio neuroscientifico di come il cervello umano reagisce a determinati stimoli'', racconta la professoressa, che per poter concludere la sua ricerca si è spinta fino a Delfi, in Grecia.

Sulla prossima pubblicazione del libro che raccoglie le ricerche degli ultimi tre anni commenta: "Non vedo l'ora di averlo tra le mani. Sono contenta di essere riuscita a personalizzarlo un po' con le foto scattate da me e con un dipinto di un vaso greco realizzato da mia mamma".
Giulia non nasconde di pensare di proseguire gli studi con un post dottorato nel futuro prossimo, anche se per il momento si dice felice di poter insegnare in un contesto universitario che le permette di provare, confrontarsi, discutere e mettersi in gioco.

Giulia a Oxford

Un ultimo affettuoso pensiero, dal suo appartamento nella contea del Kent, lo dedica alle persone e alle cose che le mancano di più dell'Italia: la famiglia e il cibo. ''Ecco di sicuro non mi manca lo stile di vita di italiano, dove c'è poco equilibrio tra vita privata e lavorativa. Anche se qui alle cinque e mezza del pomeriggio rimango sola tra i corridoi universitari'', dice sorridendo, consapevole di aver portato un po' di Brianza nella città di Canterbury.
Martina Bissolo
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