Cassago: come difendersi dalle truffe? Lo spiega il maresciallo Riboldi
''Molto spesso sono persone distinte, che sanno parlare bene e mettere a loro agio le persone che hanno davanti''. Il maresciallo Ezio Riboldi, nel pomeriggio di mercoledì 19 aprile, ha illustrato le principali tecniche di truffa rivolte contro gli anziani. Di fronte a lui, nella sala dell'oratorio di Cassago, erano presenti una trentina di cittadine e cittadini interessati a comprendere come difendersi dalle truffe. Seduti al suo fianco invece, c'erano il sindaco Roberta Maltese e il parroco don Giuseppe Cotugno.
Il maresciallo Ezio Riboldi
Dopo aver esordito descrivendo le caratteristiche di approccio di alcuni truffatori, l'esponente dell'Arma ha proseguito illustrando diverse tipologie di truffe e come vengono portate a compimento. A partire dalla truffa dell'acqua non salubre, condotta attraverso l'ausilio di sostanze maleodoranti, portata a termine chiedendo agli anziani di porre banconote e oro in bella mostra su di un tavolo per evitare il danneggiamento repentino di questi beni. Il malcapitato viene quindi invitato a recarsi in bagno per un controllo, mentre i malviventi spariscono rubando oro, gioielli e banconote.
Un altro grande "classico" di questi anni è la truffa che pone un figlio, un parente, o un amico, coinvolto in un incidente stradale. Il nome del familiare viene carpito nelle giornate precedenti, magari con una chiamata da parte di un finto "call center". Un truffatore, intento a simulare un'attività di vendita telefonica, propone l'acquisto di un bene o un prodotto. Alla domanda "ma non ha un figlio o un parente a cui possano interessare?". A quel punto, la vittima è solita rispondere con il nome di un familiare.
Un dato, quello del nominato, che i malviventi utilizzeranno a distanza di qualche giorno, annunciando il suo coinvolgimento in un incedente. Da qui la richiesta di denaro per evitare ulteriori "spiacevoli conseguenze". A distanza di una decina di minuti qualcuno si presenta poi presso l'abitazione della vittima, ricevendo in consegna, da parte dell'anziano, contanti o gioielli.
''Nessuno, nessun vero tecnico o addetto della società dell'acqua, della corrente, o del comune chiede dei soldi'' ha ricordato il maresciallo Riboldi ribandendo più volte durante l'incontro: ''al minimo dubbio chiamate i Carabinieri, è meglio una segnalazione in più che una in meno''.
Il sindaco Roberta Marabese
Nella peggiore delle ipotesi, quando il finto tecnico è riuscito ad entrare nell'abitazione della vittima, nel "99% dei casi" la truffa va a segno. Anche in questa situazione, nel caso in cui si abbia involontariamente dato accesso nella propria abitazione a una persona che si rivela poi insistente e invadente, il consiglio d Riboldi è quello di rispondere al malintenzionato annunciando la volontà di contattare i carabinieri.
Il maresciallo ha anche ricordato di fare attenzione nei momenti in cui si effettuano prelievi agli sportelli bancomat Atm e prelievi della pensione agli uffici postali. In quest'ultimo caso l'invito è stato quello di evitare di tenere tutte le banconote nel medesimo portafoglio o busta. Evitare poi di assecondare richieste di controllo delle stesse banconote all'esterno o nei pressi dell'ufficio postale. Si tratta di falsi impiegati che chiedono di verificare la presenza di eventuali banconote false. Una volta estratte dalla borsa vengono strappate di mano e rubate.
Il parroco don Giuseppe Cotugno
L'incontro è continuato affrontando l'ormai nota truffa "dello specchietto" e anche le problematiche dei furti in appartamento. Reati predatori che avvengono per lo più nelle ore crepuscolari, quando sarebbe opportuno tenere luci accese e persiane chiuse, se ci si reca al di fuori di casa.
Diversi gli interventi e le domande arrivate dal pubblico. Durante le fasi finali dell'incontro si è stabilita una lunga interlocuzione fra Riboldi e i presenti, grazie anche alle capacità del comandante della caserma di Cremella di interloquire in modo efficace con i cittadini.
L. A.