Casatenovo: l'addio a Fausto Casati nel ricordo del suo impegno a favore della 'cosa pubblica'

''La sua vita è stata attraversata da un aspetto importante: il farsi carico della cosa comune''. L'impegno civico di Fausto Casati è stato enfatizzato a più riprese dal parroco don Antonio Bonacina, nell'omelia pronunciata nel pomeriggio odierno, in occasione delle esequie funebri del 90enne, già sindaco di Casatenovo.
Una cifra che in qualche modo sintetizza a pieno l'esistenza del compianto presidente del Ciab, il consorzio dell'acquedotto Brianteo, per lunghi anni assessore ai lavori pubblici e per un lustro primo cittadino del paese.

Il feretro di Fausto Casati (nell'immagine sotto) all'uscita dalla parrocchia di San Giorgio

''In una società nella quale gli impegni vengono spesso demandati, il suo essere politico al servizio della comunità non è da tutti'' ha proseguito il prevosto, definendo quest'ultimo ''un insegnamento grande che non va trascurato. Fausto non si è occupato solo dei suoi interessi personali: ha vissuto il suo impegno civico a favore di Casatenovo''.
Don Antonio ha voluto però ricordare anche un altro aspetto del già amministratore: quello di credente, di uomo di preghiera, legatissimo anche alla famiglia alla quale ha cercato di trasmettere ''valori veri e profondi''.
Rivolgendosi ai fedeli presenti nel pomeriggio odierno nella chiesa casatese dedicata a San Giorgio, il sacerdote ha rivolto un monito: ''dobbiamo essere uomini e donne che lasciano delle impronte, proprio come ha fatto Fausto'' ha concluso, invitando ad accompagnarlo alla dimora eterna con la preghiera, con un pensiero ai suoi cari in questo momento difficile.

In primo piano il parroco don Antonio Bonacina

Alla moglie Luigia si è invece rivolto direttamente il sindaco Filippo Galbiati che al termine dell'Eucarestia è salito sull'altare prendendo la parola. Munito di fascia tricolore, ha tentato di dare voce ai tanti casatesi di ieri e di oggi. Dai dipendenti del Comune, agli assessori che all'epoca avevano affiancato Casati nel suo impegno in municipio, soprattutto negli anni caratterizzati dalla presenza di Giovanni Maldini nel ruolo di primo cittadino.
Un periodo definito da Galbiati ''intenso e felice, con scelte lungimiranti per Casatenovo'', anche nell'ufficio urbanistica comunale, frequentato assiduamente dal compianto assessore, geometra di professione e dunque particolarmente legato a quel settore.

A questo proposito l'attuale sindaco ha voluto ricordare l'importante ruolo di presidente del Ciab detenuto dal predecessore, ma anche gli strumenti di pianificazione territoriale che portano la sua firma, in particolare i vecchi piani regolatore.
''Sono stati anni di sviluppo che hanno visto Fausto impegnato in prima linea a fianco delle imprese e delle nuove famiglie insediatesi in paese, con scelte lungimiranti anche in questo caso, conferendo a Casatenovo un'identità forte'' ha aggiunto il sindaco casatese, ricordando poi il tema dei consorzi (dal Ciab a Villa Greppi) e l'acquisizione al patrimonio pubblico di importanti edifici storici; scelte assunte in quegli anni di cui oggi si godono i positivi effetti.

Nel concludere il suo intervento, Galbiati - sulla scorta di quanto detto da don Antonio - ha quindi auspicato che l'esempio di Fausto Casati possa essere seguito dalle giovani generazioni, in una società in cui il valore della politica e la sua bellezza si stanno perdendo.
''Non ha vissuto con la chiusura alla quale oggi siamo abituati, ma la sua esistenza è stata al servizio della comunità'' ha aggiunto, ricordando la voce roca e la forza nell'eloquio che caratterizzavano l'amministratore, altro elemento che mancherà. ''Fausto ha vissuto la politica sapendo riconoscere il limite fra il confronto e il conflitto come giustamente ha sottolineato anche Giliola Sironi in questi giorni, sempre nel pieno rispetto degli avversari'' ha concluso Galbiati affidandosi poi ad una citazione di Mino Martinazzoli. ''Più importante della politica è la vita''.

A liturgia conclusa, il feretro di Fausto Casati si è avviato verso il vicino cimitero nel suo ultimo viaggio terreno, in un corteo aperto dai suoi familiari ma caratterizzato dalla presenza di tanti amministratori di ieri e di oggi, tutti in qualche modo impegnati - seppur con diverse intenzioni e sensibilità - a fare di Casatenovo una comunità migliore.
G. C.
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