Missaglia: Suor Rosaria e la volontaria Rosangela raccontano la missione etiope

E' stata intensa e a tratti toccante la testimonianza di Suor Rosaria Assandri che ieri pomeriggio ha raggiunto l'oratorio di Sirtori nell'ambito di un'iniziativa organizzata dall'Azione Cattolica del Decanato di Missaglia.

Suor Rosaria Assandri durante l'incontro di domenica pomeriggio a Sirtori

La salesiana di origini bergamasche opera da anni in Etiopia, in una località vicino ad Addis Abeba; insieme ad altre religiose vive quotidianamente le fatiche di una missione dove, a causa del conflitto in Ucraina, scarseggia il grano. Una condizione permanente di fame, miseria e desolazione.

Il motto di Suor Rosaria tuttavia è all'insegna della speranza e della concretezza, perchè come lei stessa ha affermato: "non si abbandona il povero, ma ci si organizza per aiutarlo".
La missione etiope non è stata intitolata alla Madonna Ausiliatrice, ma a "Maria nostra Madre", perchè la Vergine è di tutti: cristiani, ortodossi e molti mussulmani, che in quella terra così lontana dalla nostra Brianza convivono. L'obiettivo primario è "il bello che educa", vale a dire la cura delle persone e della natura, secondo gli insegnamenti di Papa Francesco.

Suor Rosaria Assandri è la più anziana delle tre consorelle; tutte loro si dedicano all'insegnamento ai ragazzi, a prepararli al lavoro, ma anche ad educarli al sorriso, a salutare e a ringraziare. La religiosa di origine coreana insegna persino la musica, con il fine togliere "i ragazzi dalla strada". Finalità primaria resta quella di garantire loro un pasto dopo la scuola, anche perchè ''i bambini quando hanno mangiato sono felici".

A questo proposito nella sua missione etiope Suor Rosaria ha attrezzato una panetteria che lavora tutti i giorni dalle 2 di notte fino a tarda sera e produce dai 5 ai 6000 panini al giorno da distribuire gratis, garantendo così "il pane quotidiano".
La scuola, oltre all'insegnamento, contribuisce a placare la fame, ma non solo. Si punta a formare i giovani dal punto di vista professionale: ai quattro più bravi della scuola di cucito, ad esempio, viene regalata una macchina per iniziare a lavorare in proprio in un negozio o per strada.

La maggior parte dei giovani si dedicano anche alla raccolta delle bottiglie di plastica, per avere un ambiente decoroso. Il "recupero e riciclo" del materiale viene visto quindi come forma educativa di "economia circolare" secondo l'indicazione di Papa Francesco "Laudato sì, prendersi cura della Natura e del Creato".

La volontaria missagliese Rosangela Viganò

''Per i ragazzi è una forma educativa, un incentivo a recuperare le bottiglie, perchè così riescono a comprate il pane e contribuiscono al sostentamento della famiglia'' ha raccontato la religiosa. ''Ogni settimana recuperiamo circa 2000 kg di bottiglie compattate in balle destinate al recupero. Fuori dalla missione abbiamo anche costruito un pozzo dove la gente viene a prendere l'acqua con le taniche''.

L'attenzione non è rivolta solo ai più giovani, ma anche alle famiglie: ''diamo loro aiuto offrendo materassi per non dormire per terra nel fango e le aiutiamo a pagare l'affitto. Le coinvolgiamo nel mandare i bambini a scuola, per non farli finire sulla strada'' ha proseguito Suor Rosaria. ''Li coinvolgiamo nei lavori della missione: il panificio, l'orto, la costruzione dei muretti, nella cucina del ristorante-mensa che gestiamo per sfamare gli operai di due fabbriche vicine. Quello che avanza viene distribuito e portato a casa per la famiglia''.

Ieri pomeriggio fra il pubblico intervenuto a Sirtori c'era anche Rosangela Viganò: volontaria parrocchiale residente a Ossola di Missaglia, ha di recente raggiunto l'Etiopia per aiutare Suor Rosaria. Un'esperienza di contatto con la missione che dura da oltre quarant'anni e che l'ha coinvolta nelle relazioni con le giovani madri, trasmettendo loro i valori e i modi per la crescita e l'educazione dei figli.
Donna semplice, discreta ma di un grande cuore - come la descrivono le colleghe del gruppo missionario missagliese - sa cogliere i bisogni dei deboli e dei poveri e si prodiga periodicamente a spedire pacchi alla missione africana.

A questo proposito in Etiopia è stato inviato del materiale grazie alla disponibilità del sodalizio che l'anno scorso ha celebrato il suo trentesimo anniversario di fondazione, ma anche a quella di Sergio Longoni di Sport Specialist. ''Dalla vetta dei suoi 80 anni Sergio ha messo la bandierina anche in Etiopia da Suor Rosaria: una bandierina che si va ad aggiungere alle altre numerose posizionate in tutto il mondo grazie alla sua fondazione'' fanno sapere dal gruppo missionario di Missaglia.
Del resto la missione vive con le offerte delle persone e delle associazioni e dei benefattori.

''Aiutare i poveri è aiutare gratuitamente, è un bene che poi ci ritorna. Il poco che noi doniamo, vale tanto per chi ha quasi nulla'' l'insegnamento del pomeriggio trascorso a Sirtori.
G. C.
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