Dolzago: i canti della resistenza con il Canzoniere Popolare della Brianza

In moltissimi nella serata di martedì si sono recati presso il teatro dell'oratorio di Dolzago per ascoltare i canti della resistenza italiana interpretati dal Canzoniere Popolare della Brianza, un gruppo di musicisti nato con il proposito di raccontare un capitolo importante della nostra storia attraverso i canti della tradizione popolare.
La formazione nasce circa cinquant'anni anni fa ad Oggiono ed aggrega nel tempo diversi musicisti, appassionati di canto e di storia.

In occasione del settantesimo anniversario della Festa della Liberazione, nel 2015, il gruppo ha realizzato una raccolta dal titolo "Cosa importa se ci chiaman banditi" con al suo interno canti provenienti dalle ricerche di diversi studiosi, attivi soprattutto negli anni '50 e '60. Su invito dell'amministrazione comunale dolzaghese hanno pensato di riprodurre proprio questi canti in occasione della Festa della Liberazione, quale momento di commemorazione e approfondimento.

"E' un repertorio importantissimo quello racchiuso in questa raccolta e che vi proponiamo questa sera: ha permesso di salvare moltissimi testi e documenti che testimoniano la lotta per la liberazione tramite le parole di chi era in prima linea sul campo" hanno spiegato i membri del gruppo ringraziando l'amministrazione comunale dolzaghese per l'invito.

I canti testimoniano le fatiche e le sofferenze di donne e uomini che dal '42 al '45 hanno combattuto per la libertà. Utilizzarono materiali preesistenti, melodie recuperate da canti popolari molto diffusi in quel periodo, e ne hanno riscritto il testo.
Numerosi sono stati poi gli storici, tra i quali il ricercatore Roberto Redi cui è dedicato il Museo Etnografico dell'Alta Brianza, che li hanno scovati permettendo si tramandassero nel tempo. "Alcune di queste canzoni sono state registrate sul campo. Come "Germania tu che sei la più forte", raccolta a Brongio, che narra l'episodio tragico avvenuto in località Bulciaghetto il 27 aprile del '45 quando una colonna di tedeschi in ritirata sulla statale Bergamo-Como incontrò una formazione partigiana.

Altri ancora sono canti nati proprio con l'intento didascalico ad opera di personaggi importanti che si batterono in prima linea, poi diventati storici della resistenza" hanno spiegato, dicendosi molto contenti per la partecipazione numerosa.
Anche il sindaco dolzaghese Paolo Lanfranchi, promotore dell'iniziativa insieme ai colleghi di Ello e Oggiono, si è detto molto soddisfatto per l'attenzione e l'entusiasmo del pubblico: "Vedervi qui così numerosi questa sera è un grande segnale di sensibilità ed attenzione verso un tema molto importante, fonte di grande dibattito in questi giorni. Con questa serata vogliamo recuperare il senso autentico di questa festa: la riconoscenza e la gratitudine verso le donne e gli uomini che ci hanno regalato il dono più grande, la libertà" ha detto, invitando i presenti ad essere "partigiani" nella vita di tutti i giorni, facendo scelte consapevoli guidate da un forte senso di cittadinanza attiva.
Sa.A.
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