Servizio postale critico, i sindaci di Sirtori e Viganò scrivono alla presidente Hofmann

''Come a Lei noto, tale disagio si protrae ormai da troppo tempo e non è più sopportabile e tollerabile. È da tre anni oramai che gli sportelli sono attivi solamente tre giorni alla settimana".
Queste le parole riportate nella lettera che il sindaco di Viganò, Fabio Bertarini e il collega di Sirtori, Matteo Rosa, hanno indirizzato alla presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hofmann, per segnalare ancora una volta la difficile situazione che da parecchio tempo interessa gli uffici postali dei due comuni.
Tante, infatti, le proteste pervenute dagli utenti che - anche attraverso le pagine social dedicate ai due paesi - si sono spesso lamentati degli ordinari disagi e in particolare delle lunghe attese per poter usufruire del servizio postale.

I sindaci Fabio Bertarini (Viganò) e Matteo Rosa (Sirtori)

Già nel corso dell'estate scorsa, il primo cittadino Fabio Bertarini aveva tentato di mettersi in contatto con il referente provinciale del servizio postale. Come aveva precisato l'amministratore in quell'occasione infatti, l'ufficio viganese (così come quello di Sirtori) risulta fruibile ai cittadini solo tre giorni la settimana, mentre prima dell'emergenza Covid era aperto sei giorni su sette. 
Fra le critiche che gli utenti avevano avanzato, valide ancora oggi, la presenza di un solo operatore a turno, circostanza che rallenterebbe oltremodo il servizio offerto.
I disagi oltretutto, non interessano soltanto i privati ma anche le imprese, ritardando dunque il lavoro o ancora obbligando i dipendenti a raggiungere altri uffici postali fuori dal territorio comunale.
Ora i due sindaci dei comuni confinanti si sono uniti per cercare di risolvere la situazione mettendosi direttamente in contatto con la presidente della Provincia nonchè collega sindaco Alessandra Hofmann, considerando il disinteressamento mostrato da Poste Italiane in merito alla richiesta di tornare ad aprire gli uffici postali sei giorni su sette, condizione vigente prima della pandemia.

''Abbiamo evidenziato alla Direzione Provinciale di Poste Italiane il grave disagio che stanno subendo i nostri cittadini nonché loro clienti, la maggior parte dei quali sono persone anziane che, non avendo confidenza con gli strumenti informatici, sono costretti recarsi di persona agli sportelli per poter usufruire dei servizi'' si legge nel documento. ''Nonostante i nostri ripetuti e reiterati solleciti alla Società, nulla è cambiato e le giustificazioni fornite da Poste Italiane legate alla pandemia non hanno più alcun fondamento'' hanno aggiunto i due sindaci.
La speranza, naturalmente, è che la richiesta venga ascoltata, considerando l'enorme disagio che coinvolge in particolar modo i cittadini anziani, in previsione dell'estate e quindi del caldo, condizione che potrebbe rendere ancor più difficoltoso l'accesso ai servizi postali.
S.L.F.
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